Cultura. Un Mare di Musica a Comacchio e Lidi ferraresi col festival delle scuole musicali: il momento clou da oggi al 20 giugno. L’assessore Felicori: “Una festa culturalmente rilevante e inclusiva”
Bologna. Workshop, masterclass, corsi di formazione per docenti e ragazzi ma soprattutto un “Mare di Musica” concori, orchestre d’archi, di chitarre, bande scolastiche e gruppi rock che suonano dalla classica alla black music. E’ ai blocchi di partenza, dopo il successo delle precedenti edizioni (dal 2018 al 2020) e la partecipazione di oltre 1000 giovani musicisti da tutta Europa, la quarta edizione del Festival delle Scuole di Musica, organizzato dalla Civica Scuola di Musica di Comacchio in partnership con Assonanza (Associazione Scuole di Musica dell’Emilia-Romagna). L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, e si avvale del contributo del Comune di Comacchio- Assessorato alla Cultura, in collaborazione con MaB Biosfera Delta Po e AIdSM, Associazione Italiana delle Scuole di Musica.
La manifestazione, punta a creare una connessione tra le Scuole di Musica dell’Emilia-Romagna e di tutta Italia e gli obiettivi dei percorsi didattici e formativi, attraverso la promozione dei giovani musicisti, l’aggregazione e lo scambio culturale giovanile, la valorizzazione del territorio e la promozione turistica.
L’edizione 2021, nella storica città di Comacchio e nelle località di Lido degli Estensi e Lido degli Scacchi, avrà il suo clou nelle giornate di oggi 18, domani 19 e domenica 20 giugno, con workshop, concerti, masterclass e corsi di formazione per docenti e ragazzi che proseguiranno per tutta l’estate, fino al 29 agosto.
“Quando la musica si coniuga con l’entusiasmo dei giovani è sempre una festa - commenta l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori. Questa più che lodevole iniziativa è un contributo importante allo sviluppo della cultura musicale tra i giovani, e mette in mostra la straordinaria forza e diffusione delle scuole di musica nella nostra regione. In quest’ambito possono nascere e crescere i talenti del futuro, in un territorio da sempre ai primi posti a livello nazionale per musica prodotta e ascoltata. Ma, al di là degli esiti di eccellenza, la musica per tutti è di per sé un valore educativo e inclusivo. Ben venga la festa, dunque, figlia di una formazione attenta sul territorio, che particolarmente in questo momento può essere un elemento formidabile per ridare equilibrio e serenità ai ragazzi e guardare al futuro con ottimismo, dopo il lungo inverno della pandemia”. /CL
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