Difesa del suolo. A Calisese (Fc) completata la messa in sicurezza e la riqualificazione ambientale di argini e sponde del torrente Pisciatello. Priolo: “Opere che puntano alla sicurezza dei territori e aumentano al tempo stesso la qualità dell’ambiente”
Bologna – Accrescere la sicurezza idraulica del territorio, restituendo al fiume i suoi spazi naturali e creando, grazie all’accordo con soggetti privati, un’importante cassa di espansione,pronta a entrare in funzione in caso di piena.
Si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori per la messa in sicurezza, il consolidamento e la riqualificazione ambientale degli argini e delle sponde del torrente Pisciatello, a Calisese, frazione di Cesena (Fc), e in località Case Francisconi, a Montiano (Fc).
Le opere fanno parte di un intervento dal valore complessivo di 100mila euro che, subito dopo Pasqua, proseguirà con nuovi lavori sul torrente Rigossa, tra i comuni di Montiano e Longiano, sempre in provincia di Forlì-Cesena.
“Un aspetto particolarmente innovativo della strategia regionale è quello di puntare alla sicurezza dei territori, accrescendo al tempo stesso la qualità ambientale, attraverso la riqualificazione dei corsi d’acqua- spiega l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Irene Priolo-. Il modello è quello già sperimentato recentemente a Savignano sul Rubicone (Fc), con un investimento da 150 mila euro per la messa in sicurezza del centro urbano. Si tratta di interventi vincenti sotto tutti i punti di vista, idraulico e naturalistico”.
Tornando ai lavori sul Pisciatello, l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile è intervenuta dove rotture arginali presenti in più punti lungo il torrente avevano causato in passato l’allagamento di campi e abitazioni a monte e valle del Ponte di Via Tagliabraccio, a Calisese.
Con l’accordo dei frontisti, i proprietari dei fondi di fronte al torrente, sono stati inoltre rimossi 1.200 metri di arginature del corso d’acqua con la movimentazione di 7.000 metri cubi di terreno. È stato così possibile creare una cassa di espansione per il contenimento delle piene di circa 4 ettari, con la conseguente riduzione del rischio di esondazioni a valle. /red
In allegato 2 foto dell’intervento