Emilia-Romagna Data Valley. Centro Meteo Europeo, il ministro Di Maio incontra il presidente Bonaccini e visita il Tecnopolo di Bologna: “Struttura di grande eccellenza per costruire uno sviluppo sostenibile, la transizione digitale e la lotta ai cambiamenti climatici. Al lavoro insieme per avere qui una delle Università dell’Onu”
Bologna – Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è oggi a Bologna per visitare gli spazi del Tecnopolo, all’ex Manifattura Tabacchi, destinati ad ospitare la nuova sede del Data center del Centro meteo europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF), grazie al progetto della Regione Emilia-Romagna sostenuto dal Governo.
I rapporti fra il Centro ECMWF e il Governo italiano sono stati infatti curati in questi mesi dalla Farnesina.
Prima del sopralluogo, in Regione il ministro Di Maio ha incontrato il presidente Stefano Bonaccini, con anche delegazioni ristrette di Ministero e Giunta regionale – presenti gli assessori Colla e Salomoni e il direttore scientifico della Fondazione Big Data, Patrizio Bianchi - per condividere le progettualità e le realizzazioni realizzate insieme in questi anni, creando le basi per un percorso di collaborazione in grado di accrescere il posizionamento internazionale del Paese e dell’Emilia-Romagna, sempre di più Data Valley europea. A iniziare dalla proposta di candidare Bologna come sede dell’Università delle Nazioni Unite dedicata allo studio dei cambiamenti dell'habitat umano indotti dal climate change, sulla quale il ministro Di Maio ha garantito il massimo appoggio della Farnesina.
Il Data center del Centro meteo, che si estende in un’area di 21.500 metri quadri, verrà spostato da Reading, nel Regno Unito, negli edifici della ex Manifattura Tabacchi. I lavori di trasformazione e adattamento, per un investimento complessivo di 62 milioni di euro (di cui 43,5 a carico del ministero dell’Università e della Ricerca e 18,5 della Regione Emilia-Romagna), sono di fatto ultimati e i tecnici del Centro Meteo di Reading sono già al lavoro per implementare la parte tecnologica dell’infrastruttura. Al Tecnopolo di Bologna troveranno sede anche l’Agenzia Italia Meteo, i più importanti enti scientifici e di ricerca nazionali, il supercomputer europeo Leonardo, per una capacità complessiva di supercalcolo che pone l’Italia e l’Europa al livello di Stati Uniti e Cina.
“Il Tecnopolo di Bologna è uno straordinario centro di innovazione, il cui merito va principalmente a chi ha dimostrato di crederci fin dall’inizio- ha detto il ministro Di Maio-. Grazie anche ad una importante sinergia tra Governo, Regione e istituzioni locali si è realizzato un importante lavoro di aggregazione di eccellenze nel settore dell’innovazione e della tecnologia, che sarà un grande volano per attrarre qui, su questo territorio, giovani e intelligenze da tutto il mondo. E’ anche lo spirito- ha aggiunto - con cui abbiamo costruito anche il Patto per l’export come Ministero degli Affari esteri, insieme alla Conferenza delle Regioni e al presidente Bonaccini. In questa direzione andremo per rendere il nostro Made in Italy sempre più internazionalizzato, non solo per i prodotti delle nostre aziende, dunque, ma anche per le grandi menti italiane, che hanno idee innovative che possono conquistare il mondo”.
“Qui si troveranno le professionalità e le risorse necessarie a vincere sfide fondamentali per costruire un presente e un futuro diversi, basati sulla piena sostenibilità, a partire dalla lotta ai cambiamenti climatici e dalla transizione digitale- afferma il presidente Bonaccini-, e ringrazio il ministro Di Maio per la collaborazione su una iniziativa così importante. L’obiettivo che ha guidato l’azione comune col Governo è stato proprio quello di fare emergere e sviluppare il grande potenziale del nostro Paese, nell’ambito del contesto europeo, e favorire così processi di internazionalizzazione del sistema economico, produttivo, scientifico, della ricerca, della formazione, della cultura. Un percorso che si fa insieme: come Regione Emilia-Romagna, abbiamo appena sottoscritto il Patto per il Lavoro e per il Clima con le parti sociali, le Università, gli Enti locali, portando a 56 il numero dei soggetti firmatari e ponendo le grandi questioni della sostenibilità, della qualità del lavoro, dell’innovazione, della partecipazione al centro delle politiche di rilancio e sviluppo, che grazie al Tecnopolo di Bologna e al sistema regionale dell’Alta tecnologia e dell’Alta formazione vedranno la scienza al servizio dell’uomo, per migliorare ogni aspetto della vita quotidiana delle persone e delle comunità”.
I quattro progetti presentati al ministro Di Maio: lavoriamo insieme
Nell’incontro che ha preceduto la visita al Tecnopolo, il presidente Bonaccini e il ministro Di Maio si sono soffermati su quattro nuovi progetti avanzati dalla Regione, tali da rafforzare ancora di più la collaborazione con il Governo sul fronte dell’innovazione.
Il primo è relativo alla costruzione di un Istituto dell’Università delle Nazioni Unite, focalizzato sull’utilizzo dei Big data e dell’Intelligenza Artificiale per studiare i cambiamenti dell'habitat umano indotti dal climate change con un'attenzione specifica ai complessi problemi e alle trasformazioni sociali, economiche e culturali che si stanno verificando come conseguenza di una serie di fattori quali l'urbanizzazione, le migrazioni internazionali e interne, le sfide e le opportunità sociali ed economiche generate dall'innovazione tecnologica. Dinamiche complesse, che corrispondono a molti degli obiettivi dell'Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile e che assumono un interesse particolare se riferite all’area del Mediterraneo, che costituisce un sistema ambientale unico a livello globale, per le sue caratteristiche geografiche, il suo ambiente naturale, le sue società e le sue culture.
Il presidente Bonaccini ha dunque chiesto al ministro Di Maio di farsi interprete presso l’Onu per dare vita a Bologna a un Istituto dell’Università delle Nazioni Unite (UNU) dedicato ai cambiamenti dell’Human Habitat con riferimento all’area del Mediterraneo, con la disponibilità alla collaborazione dell’Università di Bologna e il sostegno del Centro per la Conservazione del Patrimonio Sostenibile (SHeC) dell'Università per Stranieri di Perugia e della Rete delle Cattedre Unesco del Mediterraneo, che si sono già espressi in tal senso.
Il secondo progetto proposto riguarda la candidatura del Tecnopolo di Bologna per ospitare attività connesse alla grande iniziativa europea Destination Earth: un progetto di grandi dimensioni, con sviluppi importantissimi sull’attività di ricerca e sulle applicazioni nei diversi ambiti scientifici, geografici, del territorio, con una piattaforma federata di modellazione e simulazione basata sul cloud, che fornirà l'accesso ai dati e alle applicazioni e che integrerà i digital twins, repliche digitali di vari aspetti del sistema Terra, come le previsioni meteorologiche e i cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare e idrica, la circolazione oceanica globale e la biogeochimica degli oceani, e altro ancora.
Il terzo progetto riguarda la possibilità di sviluppare nel Tecnopolo una ricerca di livello internazionale nell’ambito della futura attività di ECMWF - l’Agenzia Meteo per le previsioni Meteorologiche a medio termine, il cui nuovo Data Centre avrà qui sede -, progettando a Bologna servizi e attività di trasferimento dei risultati legati alle nuove iniziative di Copernicus.
Il quarto progetto presentato al ministro Di Maio prevede di realizzare a Bologna un’azione di incubazione e sviluppo di attività di ricerca internazionale, sul modello delle Fondazioni per la Scienza presenti in diversi paesi europei, attraverso il coinvolgimento diretto degli addetti scientifici delle Ambasciate e della Comunità Scientifica regionale e nazionale, offrendo loro facilities, networking, attività di coordinamento e promozione. Un’attività che potrebbe essere resa possibile dalla Fondazione Internazionale Big Data and Artificial Intelligence for Human Development (IFAB), voluta dalla Regione Emilia-Romagna, che vede la partecipazione delle più importanti istituzioni scientifiche di livello nazionale attraverso l’Associazione Big Data (Università, CNR, ENEA, INAF, INFN, CINECA, CMCC). Il progetto, chiamato Marconilabs, consentirà al nostro Paese di sperimentare un’azione concreta di attrazione di ricercatori internazionali su tematiche di grande interesse e a forte potenziale di sviluppo per il nostro Paese e per l’Europa, che derivano dall’incrocio fra le nuove tecnologie Big data e Intelligenza Artificiale e le grandi questioni che interessano il nostro pianeta. /BM
Le foto della visita in alta risoluzione sono disponibili a questo link