Emilia-Romagna Data Valley. Centro meteo europeo, oggi al Tecnopolo di Bologna il sopralluogo dei tecnici dell’ECMFW di Reading: lavori di fatto ultimati. Il progetto riceve la certificazione “Leed Gold”, che assicura l’efficienza dell’edificio. Bonaccini-Colla: “Qui risorse e capacità che pongono la nostra regione e il Paese al livello delle aree mondiali più avanzate nel supercalcolo”
Bologna – Come procedono i lavori per la realizzazione dei locali destinatialla nuova sede del Data center del Centro meteo europeoper le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF)? Lo stato dell’arte e l’avanzamento dei lavori sul complesso all’ex Manifattura tabacchi sono stati al centro di un sopralluogo avvenuto oggi da parte dei tecnici e rappresentanti dello stesso Centro meteo, che hanno verificato la situazione in vista del Council dell’organismo europeo del prossimo 9 dicembre.
La struttura nella quale verrà ospitato il Centro meteo si estende in un’area di 21.500 metri quadri nell’area e negli edifici della ex Manifattura Tabacchi. I lavori di trasformazione e adattamento, che hanno richiesto un investimento complessivo di 62 milioni di euro (di cui 43,5 a carico del ministero dell’Università e della Ricerca e 18,5 della Regione Emilia-Romagna), sono di fatto ultimati e i tecnici del Centro Meteo di Reading, in Inghilterra, sono già al lavoro per implementare la parte tecnologica dell’infrastruttura.
Il progetto ha ottenuto in questi giorni la certificazione “Leed Gold” (Leadership in Energy and Environmental Design), uno standard applicato in oltre 100 Paesi nel mondo che certifica la maggiore efficienza di questi edifici rispetto a quelli che rispettano semplicemente i regolamenti di edilizia civile. I vantaggi delle strategie Leed sono molteplici, dall’efficienza energetica al miglioramento della qualità dell’aria, dalla riduzione dei consumi idrici ad una migliore gestione dei rifiuti solidi e allo stimolo di una economia circolare. È particolarmente significativo e per nulla scontato che questo riconoscimento sia stato ottenuto nell’ambito di una riqualificazione urbanistica su un edificio storico di queste dimensioni.
“Qui troveranno casa attività all’avanguardia nel campo della ricerca e sviluppo, a partire dai principali enti scientifici italiani, aree comuni per incubatori e per la nuova Società ART-ER, che vede la partecipazione delle Università e dei Centri di ricerca più importanti dell’Emilia-Romagna, oltre naturalmente al Centro meteo europeo- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla-. L’Emilia-Romagna Data Valley sta per rafforzarsi con una infrastruttura che pone la nostra regione, e con essa l’intero Paese e l’Europa, al livello delle aree più avanzate al mondo sulla capacità di supercalcolo. Sono stati necessari interventi di alta specializzazione e siamo orgogliosi di vedere pressoché completato un progetto di altissima tecnologia, all’interno di un bene architettonico di primaria importanza, progettato e realizzato da Pier Luigi Nervi con soluzioni che hanno fatto la storia dell’architettura, contribuendo in maniera sostanziale alla riqualificazione dell’area urbana circostante”.
La Regione ha invitato a visitare la struttura il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. L’incontro e la visita si terranno il 17 dicembre prossimo. I rapporti fra il Centro ECMWF e il Governo italiano sono stati infatti curati dalla Farnesina, che ha operato attraverso un gruppo interministeriale con la partecipazione di rappresentanti dei ministeri dell’Università e Ricerca e delle Finanze.
Il Tecnopolo di Bologna
Lo sviluppo del Tecnopolo di Bologna è stato concepito come un vero e proprio hub di livello nazionale ed europeo su big data, climatologia, Human Habitat.
Al suo interno, su un’area totale di oltre 120mila metri quadri, oltre ad essere prevista la nuova sede del Data Center del Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) - organizzazione internazionale con sede a Reading (UK) che vede la partecipazione di 22 Stati membri, fra cui l’Italia, e 12 paesi cooperanti - che ospiterà a regime due High Performance Computing fra i più potenti al mondo, si vedrà la presenza anche di altri due data centre ad elevate prestazioni a carico di Cineca e Infn, in quanto aggiudicatari di una delle macchine europee Hpc voluta dalla Dg Connect della Commissione Europea. Dal 2022 sarà pertanto ospitata anche la macchina europea Leonardo, dedicata al calcolo scientifico ad alta prestazione.
È, inoltre, già previsto l’insediamento del centro di ricerca ENEA negli ambiti delle energie rinnovabili e dell’economia circolare, delle Bio-banche dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, del Competence Center Nazionale BI-REX per industria 4.0, e della Società ART-ER, società consortile della Regione Emilia-Romagna per la ricerca e l’innovazione, che associa tutte le Università e i Centri di ricerca nazionali presenti nella Regione Emilia- Romagna.
Altre aree saranno invece dedicate all’insediamento di centri di ricerca delle imprese delle filiere strettamente connesse con la Strategia di specializzazione Intelligente della nostra Regione. La Regione è inoltre al lavoro con il Ministero della Ricerca e con il Ministero degli Affari Esteri per la localizzazione delle ulteriori attività di ricerca di livello nazionale e internazionale previste nell’edificio F2, già finanziato dal MAECI. /BM
In allegato le foto dell’infrastruttura durante il sopralluogo di oggi