Europa. Il ponte tra l’Unione europea e i Balcani passa dall’Emilia-Romagna: la Regione confermata Autorità di gestione del Programma Adrion 2021-2027. 120 milioni di euro per finanziare progetti transnazionali. La vicepresidente Schlein: “Un riconoscimento che premia il lavoro svolto nei sette anni trascorsi. Rafforziamo il nostro ruolo in un’area strategica per il futuro dell’Europa”
Bologna - Emilia-Romagna ponte tra Unione europea e Balcani.
La Regione è stata confermata Autorità di gestione del Programma di cooperazione territoriale transnazionale Adrion per il prossimo periodo di programmazione dei Fondi europei per la Politica di Coesione 2021-2027, dopo aver già ricoperto questo ruolo negli ultimi sette anni. Si troverà dunque a gestire risorse per 120 milioni di euro e rimarrà punto di riferimento e partner privilegiato per 9 Stati e oltre 70 milioni di abitanti.
L’Emilia-Romagna, con il voto favorevole di tutti gli Stati membri del Programma (quattro appartenenti all’Unione - Italia, Croazia, Grecia e Slovenia - e cinque in fase di preadesione - Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Nord Macedonia e Serbia) ha avuto la meglio sull’altra candidatura avanzata, quella della Grecia.
L’ufficializzazione è avvenuta su piattaforma web, durante l’incontro tra le nove delegazioni dei Paesi coinvolti e il rappresentante della Commissione europea, a cui hanno preso parte anche la vicepresidente della Regione con delega ai rapporti con l'Ue, Elly Schlein, e il direttore generale Francesco Raphael Frieri.
“Si tratta di un riconoscimento significativo, che premia il lavoro svolto nel corso dell’attuale programmazione 2014-2020, e di un importante attestato di fiducia per la nostra Regione- sottolinea la vicepresidente Schlein-. Ci sono state riconosciute le capacità gestionali e l’efficienza dimostrate durante gli ultimi sette anni nei quali, per la prima volta tra le Regioni italiane, abbiamo coordinato un programma di Cooperazione territoriale europea in un’area così complessa e ricca di opportunità. Ringraziamo il Governo italiano per il supporto e la Grecia per aver accettato il consenso attorno alla nostra candidatura. Poter gestire risorse europee anche per il prossimo settennato- aggiunge Schlein- rafforza il ruolo della Regione in un’area strategica per il futuro dell’Europa ed apre grandi possibilità di sviluppo al sistema territoriale emiliano-romagnolo in tutte le sue componenti, pubbliche e private”.
“In un tempo che ci pone di fronte a sfide senza precedenti e senza confini, che ci richiede il massimo impegno a rafforzare la cooperazione territoriale per individuare soluzioni condivise- conclude Schlein- essere Autorità di gestione dell’unico Programma direttamente collegato alla Strategia macroregionale europea per la Regione dell’Adriatico e Ionio, l’Eusair, costituisce un’occasione per incrementare e rafforzare le relazioni istituzionali, commerciali, turistiche e produttive, facendo emergere i punti di eccellenza che ci distinguono in Europa”.
Turismo, economia blu, processi di trasformazione verde e circolare dei sistemi produttivi, tecnologie innovative per il contrasto ai cambiamenti climatici e sviluppo di mobilità urbane sostenibili: questi i settori a cui sono destinati i finanziamenti che la Regione gestirà per conto dell’Unione europea nell’area di intervento del Programma Adrion. In previsione ci sono risorse per 120 milioni di euro, per finanziare progetti realizzati da un partenariato multinazionale, che vede collaborare soggetti pubblici e privati con l’intento di ampliare le occasioni di investimento in tutti i territori coinvolti.
Si tratta quindi di un’importante opportunità per l’intero sistema regionale, per rafforzare o avviare nuove collaborazioni con i Paesi dei Balcani occidentali, ma anche per valorizzare la sinergia tra Centri di ricerca, Università e sistema produttivo. Nel corso del 2014-2020 sono state infatti gestite risorse per 100 milioni di euro, con 62 progetti transnazionali finanziati. /EC