Infrastrutture. Interramento di due linee ferroviarie e completamento della bretella Suzzara-Rimini: riaprono nel ferrarese cantieri per quasi 67 milioni di euro. Sopralluogo del presidente Bonaccini insieme al sindaco Fabbri. “Un investimento strategico e un segnale positivo per il territorio. Mobilità sostenibile e lavoro priorità nel momento in cui l’Emilia-Romagna vuole ricostruire”
Bologna – Ripartono i cantieri ferroviari per la realizzazione dell’interramento di due linee – verso Codigoro e verso la Romagna – che attraversano la città di Ferrara, e per il completamento della Bretella Suzzara-Ravenna-Rimini che interessa in modo particolare il traffico merci diretto soprattutto al Porto di Ravenna, attraversando anche il capoluogo estense.
Infrastrutture che consentiranno di alleggerire in modo consistente il traffico sia ferroviario sia viario e che rientrano in un intervento complessivo sul nodo di Ferrara pari a 66,7 milioni di euro, di cui questo è l’ultima parte.
Questa mattina, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha effettuato un sopralluogo ai cantieri sulla linea Ferrara-Portomaggiore, insieme al sindaco di Ferrara, Alan Fabbri. Con loro gli assessori regionali Andrea Corsini (Infrastrutture e trasporti), Paolo Calvano (Bilancio) e l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Andrea Maggi.
“Un’altra opera molto importante per il territorio che riparte- spiegano il presidente Bonaccini e l’assessore Corsini- e un altro passo avanti nella ripresa dopo il terribile lockdown causato dall’emergenza Coronavirus. Insieme agli enti locali e ai territori, senza distinzioni politiche e geografiche, vogliamo arrivare a un piano per la ricostruzione fatto di importanti investimenti pubblici, per il lavoro e la ripresa economica delle nostre comunità”.
“Un investimento strategico- proseguono- non solo per l’importanza che riveste per il nodo ferroviario ferrarese, ma anche per l’impatto positivo che avrà sulla intera viabilità della città estense. Mobilità sostenibile, maggiore vivibilità degli spazi urbani e lavoro sono i nostri obiettivi prioritari- chiudono Bonaccini e Corsini- soprattutto adesso che l’Emilia-Romagna è chiamata a fare uno sforzo straordinario per rialzarsi”.
Le opere sono finanziate dal ministero delle Infrastrutture per 26,6 milioni, dalla Regione Emilia-Romagna con circa 13 milioni, da Rete ferroviaria italiana per 7 milioni e dal Comune di Ferrara per 4 milioni.
I cantieri
Nel dettaglio, l’opera unifica in un’unica sede ferroviaria - da realizzare in buona parte in trincea e galleria artificiale - le due linee ferroviarie esistenti che, in uscita dalla stazione di Ferrara, si dirigono rispettivamente verso Codigoro (linea Fer) e verso Ravenna-Rimini (Linea Rfi), risolvendo le relative interferenze ferroviarie con la viabilità stradale della città di Ferrara.
Il progetto prevede una vera e propria ricucitura urbana tra due parti della città densamente popolate, con la creazione di piste ciclabili, spazi di arredo e verde urbano, riorganizzazione delle fermate bus e attraversamenti dedicati.
Inoltre, il completamento della Bretella Suzzara-Ravenna-Rimini, opera parzialmente realizzata, che si sviluppa in trincea/galleria artificiale, ha lo scopo di collegare direttamente le omonime linee, creando un by-pass sulla stazione di Ferrara che costituisce parte dell'itinerario merci alternativo tra il corridoio adriatico ed il centro-nord Europa. In questo modo si consente al traffico merci - da potenziare sul collegamento tra il Porto di Ravenna e il Brennero - di non entrare in stazione per invertire il senso di marcia.
Saranno poi eliminati due passaggi a livello, uno dei quali particolarmente trafficato sulla via Bologna, con impatti positivi sul traffico, la sicurezza ferroviaria e l’ambiente, dovuto alle minori emissioni in atmosfera da vetture in sosta o in coda e al minore impatto acustico.
Infine, sarà potenziato il collegamento urbano ferroviario con il nuovo ospedale di Cona. Infatti, con l’inserimento delle due fermate interrate in trincea, diventeranno 5 le fermate/stazioni intermedie tra la stazione di Ferrara centrale e Cona Ospedale. /OC
In allegato foto del sopralluogo