Lavoro. Crisi Fiac Compressori di Pontecchio Marconi, “congelato” lo spostamento dello stabilimento del bolognese a Torino, parte il confronto tra proprietà e sindacati per verificare e condividere un progetto di sviluppo e di rilancio del sito produttivo. Bonaccini e Colla: “Un passo avanti che rappresenta un buon punto di partenza e ci consente di guardare con fiducia allo sviluppo della situazione”

Oggi, in viale Aldo Moro, al Tavolo di salvaguardia faccia a faccia tra il presidente della Regione e il rappresentante della proprietà del Gruppo multinazionale svedese Atlas Copco. Il via a tre tavoli che approfondiranno la situazione economica, innovazione e sviluppo dei prodotti, sostenibilità sociale: intesa approvata all’unanimità dall’assemblea dei lavoratori
12/06/2020 17:39

Bologna – “Oggi un passo avanti è stato fatto, la discussione è stata molto importante, non risolutiva, ma rappresenta un buon punto di partenza che ci consente di guardare con fiducia allo sviluppo della situazione. Siamo disponibili a dare una mano sia dal punto di vista istituzionale sia nell’accompagnare il confronto tra le parti per cercare la migliore composizione. Oltre alle leve che la Regione può muovere in questo momento, possiamo anche contare in un dialogo con il Governo”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, che questa mattina hanno seguito la vertenza relativa alla Fiac compressori di Pontecchio Marconi (Bo), presenti al confronto a cui sedeva anche il rappresentante della proprietà della multinazionale svedese Atlas Copco Italia, José Manuel Funcia.

Al termine dell’incontro è stato firmato dalle parti (proprietà, rappresentanti dei lavoratori e sindacati, istituzioni) un verbale che, “congelata” l’istanza di chiusura dello stabilimento con il trasferimento di oltre 100 dipendenti a Torino, su proposta della Regione condivisa dalle Istituzioni presenti apre a un confronto su tre assi, per verificare e condividere la possibilità di un progetto di sviluppo e di rilancio del complesso produttivo bolognese. Proprietà, azienda, lavoratori, sindacati e istituzioni hanno dato assenso all’avvio di tre tavoli su sostenibilità economica, innovazione e sviluppo dei prodotti, tematiche occupazionali e sostenibilità sociale. L’intesa è stata poi anche approvata all’unanimità dai dall’assemblea dei lavoratori.

Intorno alla metà di luglio si prevede un confronto finale, in Regione, su quanto emerso nel corso delle discussioni tecniche.

“Per noi lavoro e dignità del lavoro vengono sempre al primo posto. Per questo– hanno aggiunto Bonaccini e Colla- siamo disponibili a un accompagnamento sul rinnovamento del processo industriale, a interventi per sostenere un investimento sull’innovazione ed essere garanti di una discussione su prospettive pensionistiche e di rinnovamento generazionale. E il verbale sottoscritto oggi ci permette di metterci al lavoro, già nelle prossime settimane, proprio per garantire prospettive dell’azienda”.

Al Tavolo di salvaguardia occupazionale erano presenti, oltre la Regione, Fausto Tinti per la Città metropolitana di Bologna, Roberto Parmeggiani, sindaco di Sasso Marconi, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di Confindustria nonché la proprietà della multinazionale svedese Atlas Copco Italia. /gia.bos.

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ultima modifica 2021-05-14T08:20:01+01:00
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