Pari opportunità. Niente congedo retribuito se uno dei genitori è in smart working. Lori: “Una misura che penalizza soprattutto le donne lavoratrici”

L’assessora regionale sul decreto legge 30/2021. “Apprezzo l'impegno, ma il provvedimento va migliorato”
17/03/2021 18:32
Bologna - “Una misura contraddittoria e che penalizza in particolare le donne, visto che i dati ci dicono che in questi mesi sono state soprattutto loro ad usufruire del lavoro agile”.


Così l’assessora alle Pari opportunità dell’Emilia-Romagna Barbara Lori a proposito del decreto legge n.30/2021 che introduce il diritto allo smart working per chi ha figli con meno di 16 anni in didattica a distanza, contagiati e in quarantena per Covid. Ma che limita la possibilità di usufruire  di forme di congedo retribuito, se al contempo uno dei genitori utilizza proprio questa modalità di lavoro.

“Apprezzo l’impegno, ma il perdurare della crisi pandemica e l’impatto fortissimo sulle donne lavoratrici richiede di migliorare la misura. Il mio auspicio  - conclude Lori - è che il provvedimento venga modificato in fase di conversione e che vengano introdotte norme che tutelino maggiormente le donne”./PF

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ultima modifica 2021-05-14T09:04:31+02:00
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