Pesca. In scadenza la proroga che consente il prelievo di vongole sotto-soglia nell’Alto Adriatico, l’assessore Mammi scrive a 11 europarlamentari per il rinnovo a tutto il 2022: “Un atto giusto, necessario e di grande importanza per il comparto a tutela dell’attività ittica e dei posti di lavoro”
Bologna – Un tema importante, con una lunga storia alle spalle, che tocca da vicino centinaia di pescatori e, a cascata, l’intero comparto ittico regionale. È la deroga per la pesca delle ‘venus gallina’ - vongole di mare - ottenuta nel 2019 e in scadenza al 31 dicembre 2020, che consente ai pescatori emiliano-romagnoli di continuare a raccogliere e commercializzare i molluschi nel mar Adriatico, al di sotto dei 25 millimetri fissati dall’Unione europea,a fronte di comprovati studi scientifici.
La scadenza imminente della proroga dell’atto sulla taglia minima delle vongole, la cui ratifica spetta al Parlamento europeo, preoccupa quindi l’intero comparto ittico regionale, tanto che i pescatori di Goro e di altre zone del territorio, assieme alle associazioni di rappresentanza Legacoop e Confcooperative, hanno chiesto subito l’aiuto della Regione.
Così l’assessore regionale alla Pesca, Alessio Mammi, questa mattina, ha inviato una lettera ai nove europarlamentari italiani della Commissione Pesca, Giuseppe Ferrandino (PD), Pietro Bartolo (PD), Massimo Casanova (Lega), Rosanna Conte (Lega), Rosa D’Amato (M5S), Valentino Grant (Lega), Giuseppe Milazzo (Forza Italia), Raffaele Stancanelli (Fratelli D’Italia), Annalisa Tardino (Lega) e agli onorevoli, Clara Aguilera (Spagna) e Predrag Fred Matic (Croazia), per sottolineare l’importanza che questo settore riveste per la tutela dell’attività ittica nella nostra regione e chiedere il massimo sostegno per il rinnovo della misura fino al 31 dicembre 2022, come del resto è stato proposto lo scorso mese di luglio dalla Commissione europea.
“Una proroga assolutamente giusta e necessaria- afferma Mammi-, in primo luogo perché tiene conto degli studi scientifici finora effettuati che dimostrano come la crescita delle vongole nell’Alto Adriatico si fermi al di sotto dei 25 millimetri, e perché permette la tutela dell’attività ittica nella nostra regione insieme al mantenimento dei posti di lavoro. Quello della pesca dei molluschi è un comparto che in questi anni ha fatto ingenti sforzi nell’ambito della sostenibilità dell’ecosistema marino e ha da sempre corredato le proprie richieste con ricerche che ne dimostrano la fondatezza. Ora è nostro compito sostenerlo e aiutare chi lavora nell’ambito dell’acquacoltura e della pesca alle vongole a poter continuare la propria attività quotidiana in mare. Ho scritto a tutti gli europarlamentari italiani della Commissione Pesca perché in ballo c’è un importante provvedimento a difesa dell’economia ittica del nostro Paese: in questi frangenti il colore politico è in secondo piano, sarebbe importante che i nostri rappresentanti in Commissione e nel Parlamento europeo collaborassero per un risultato comune”.
Il comparto ittico regionale
In Emilia-Romagna la flotta delle imbarcazioni con draga idraulica è composta da 54 unità di cui 18 iscritte al compartimento marittimo di Ravenna e 36 a quello di Rimini, rispettivamente organizzate in due Consorzi di gestione molluschi. /ER