Protezione civile. A Comacchio, nel ferrarese, parte il cantiere per liberare il Porto canale di Porto Garibaldi dalla sabbia. L’assessore Priolo: “Al lavoro giorno e notte 3 draghe per concludere i lavori il prima possibile, in tempo per l’avvio della stagione balneare”
Bologna – Apre domani il maxi-cantiere che libererà il porto canale di Porto Garibaldi, nel ferrarese, da 95 mila metri cubi di sabbia.
Un investimento complessivo di 870 mila euro, di cui 400 mila euro di fondi regionali e 470 mila stanziati dal Comune di Comacchio, con un duplice obiettivo: ristabilire la sicurezza della navigazione nel porto canale e sistemare, con la sabbia estratta, le spiagge dei Lidi ferraresi.
“Si tratta di un cantiere fondamentale per risolvere le criticità di erosione costiera evidenziate in seguito alle mareggiate degli ultimi mesi- spiega l’assessore regionale alla Difesa della costa, Irene Priolo, che il 5 giugno farà un sopralluogo sul posto con il collega Paolo Calvano-. Ben 40 mila metri cubi della sabbia estratta verranno utilizzati per il ripascimento dei Lidi Nord ferraresi, la parte restante rimpinguerà le spiagge nell’area del Parco del Delta del Po e in prossimità dell’area del porto, dietro le scogliere di Porto Garibaldi”.
“Allo stesso tempo- prosegue Priolo-, i lavori permetteranno di ristabilire la sicurezza della navigazione e assicurare risposte particolarmente attese dalle realtà turistiche ed economiche del territorio perché sarà eliminata l’occlusione all’imboccatura del porto e sarà restituita maggiore profondità alle spiagge”.
Saranno in tutto tre le draghe all’opera, che movimenteranno 4 mila metri cubi di materiale durante il giorno e 3 mila di notte. La direzione lavori è affidata al Servizio Area Reno e Po di Volano dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile.
“Si lavorerà senza sosta e H24, per concludere l’opera nel più breve tempo possibile e comunque entro l’avvio della stagione balneare- conclude l’assessore-. Un super impegno che permetterà di superare i rallentamenti legati allo stop dei cantieri per l’emergenza Covid”.