Protezione civile. Sbloccati 730 mila euro per interventi a Borgo Val di Taro (Pr). Pronti a partire i cantieri per realizzare una cassa di espansione nel torrente Tarodine per la sicurezza del centro urbano

Approvata un’intesa tra Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e Comune di Borgo Val di Taro per realizzare le opere di mitigazione del rischio idraulico. L’assessore Priolo: “Un intervento fondamentale per ridurre i rischi e aumentare la sicurezza delle persone”
15/07/2020 12:01

Bologna - Un intervento da 730 mila euro nel parmense per realizzare una cassa di espansione, e impedire al materiale solido di scendere a valle, eliminando i rischi di esondazione del torrente Tarodine, che attraversa la zona artigianale di Borgo Val di Taro, mettendo così al sicuro tutto il centro urbano. 

È quanto prevede l’intesa siglata tra l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile e il Comune di Borgo Val di Taro, che dà il via libera all’apertura dei cantieri. Lo schema di intesa definisce inoltre il ruolo dei soggetti coinvolti e regola la realizzazione di queste opere completamente finanziate con le risorse statali previste dal Piano degli interventi urgenti - causati dagli episodi di maltempo che hanno colpito l’Emilia-Romagna tra il 2017 e il 2018 - e inseriti nell’ultima legge di stabilità approvata dal Governo. 

“E’ un’opera necessaria e importante - spiega l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo- per garantire la sicurezza del territorio. Con questo accordo, la Regione mette in campo un aiuto concreto per realizzare interventi strutturali e aumentare la resilienza del territorio di fronte a eventi di piena eccezionali. I lavori che stanno per partire intervengono sulle criticità del torrente Tarodine riducendo il rischio di alluvioni e aumentando la sicurezza del centro abitato e di tutti i cittadini”. 

Soddisfazione è espressa anche dal sindaco di Borgotaro, Diego Rossi. “Si tratta di un intervento significativo al quale stiamo lavorando da tempo con la Regione per mettere in piena sicurezza tutto il quartiere San Rocco, nel centro abitato del nostro capoluogo, e l'area produttiva. La Regione- spiega Rossi- ha sostenuto l’amministrazione prima nella fase progettuale e ora in quella realizzativa, Aipo nelle fasi di gara: una filiera tecnico istituzionale che dimostra come lavorando insieme si può raggiungere un obiettivo che il territorio auspicava”. 

Più in dettaglio sono previste operazioni di pulizia e raccolta del materiale inerte, oltre alla realizzazione di una soglia nell’alveo del torrente Tarodine, in località “Galoppina”, per ridurre il trasporto di materiali solidi verso valle, riducendo il rischio di esondazione nel tratto che attraversa Borgo Val di Taro. L’opera sarà realizzata con un rivestimento in pietra per inserirsi in modo armonico nel paesaggio, inoltre è previsto il riutilizzo dei materiali di scarto, depositati nel bacino, per la difesa e ripascimento del fiume Taro.
 

Cosa prevede la convenzione 

L’intesa, valida fino alla conclusione dei lavori, disciplina le modalità di collaborazione e supporto tecnico tra Regione e Comune per la realizzazione degli interventi. Tra le attività di competenza dell’Agenzia di Protezione civile la progettazione esecutiva, la direzione lavori, gli interventi a garanzia della sicurezza e il collaudo delle opere. Compito del Comune di Borgo Val di Taro sarà invece garantire le attività amministrative necessarie al completamento dei lavori.

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ultima modifica 2021-05-14T09:17:22+02:00
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