Ristorazione. La Regione incontra le associazioni dei cuochi emiliano-romagnole: impegnati a sostenere lavoratori e categorie colpite dalla pandemia
Bologna – “La Regione è come sempre al fianco di tutti i lavoratori emiliano-romagnoli in questo momento così delicato per la crisi innescata dalla pandemia mondiale, che stiamo affrontando e vivendo. Capiamo e siamo consapevoli delle difficoltà che il settore della ristorazione, uno dei più colpiti e uno dei più importanti per l’economia regionale, sta attraversando. E siamo disponibili a sostenere, con tutta la nostra forza, le richieste legittime poste in questi giorni, che devono però sempre tenere conto di due variabili imprescindibili: l’andamento sanitario e i limiti delle prerogative regionali”.
Così il capo della segreteria politico della Presidenza di Giunta, Giammaria Manghi, che questa mattina ha incontrato i rappresentanti delle Associazioni cuochi di Modena, Ravenna, Bolognesi e Romagnoli riuniti sotto il palazzo della Regione per chiedere sostegno alla piena ripresa delle attività di ristorazione e un’accelerazione sui ristori.
“Le aperture serali in sicurezza- prosegue Manghi- devono infatti andare di pari passo con l’andamento dei contagi, perché dobbiamo evitare in ogni modo di vanificare quanto già abbiamo fatto, per non vedere peggiorare la curva epidemiologica. E poi dobbiamo ricordare che le Regioni possono prendere, sui loro territori, solo provvedimenti più restrittivi rispetto a quanto stabilito a livello nazionale. Ci impegniamo comunque da subito a farci portavoce a livello nazionale delle richieste che oggi abbiamo raccolto dai ristoratori”.
“Sul fronte ristori- chiude Manghi- la Regione ha già reso disponibili, attraverso i bandi con le Camere di Commercio, 22 milioni di euro per bar e ristoranti, ma anche in questo caso ci impegneremo perché, così come i fondi regionali, anche quelli statali vengano sbloccati ed erogati al più presto”. /BB