Salute. Nessun depotenziamento dell’ospedale di Mirandola (Mo). L’assessore Donini: “Timori non giustificati. Stiamo investendo su questa struttura”
Bologna - “Massimo rispetto per chi parteciperà al presidio davanti all’ospedale di Mirandola. Mi permetto solo di rassicurare, con i fatti, che le preoccupazioni non hanno ragione di essere”.
Lo afferma Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute, a proposito del presidio che si terrà domani presso l’ospedale di Mirandola, nel modenese. Al centro delle preoccupazioni di chi manifesta, il presunto depotenziamento delle attività dell’ospedale.
“Non è e non sarà così- sottolinea Donini- e lo dico numeri alla mano. Per questo ospedale sono previsti investimenti per oltre 16 milioni di euro, di cui 7,7 per la prima fase di ristrutturazione del Corpo 02 e per l’adeguamento del centro prelievi, a cui se ne aggiungono altri 4,5 per il completamento della ristrutturazione. Ulteriori 4 milioni, inoltre, sono stati deliberati dalla Giunta regionale alla fine del 2019”.
“Questi sono i fatti- prosegue l’assessore-. Per quanto riguarda le attività decentrate a causa dell'emergenza Covid, vogliamo ripristinare presso il Santa Maria Bianca, non appena le condizioni lo permetteranno, sia l'attività chirurgica per il trattamento delle urgenze ortopediche e di chirurgia generale, sia l'Unità operativa di Cardiologia con le relative degenze”.
"Inoltre- conclude Donini- dalla prima settimana di settembre riprenderanno gli interventi ordinari di Ortopedia, Chirurgia Generale e Ginecologia, che nel mese di agosto, come sempre avvenuto anche negli anni scorsi, subiscono una riduzione per consentire la rotazione del personale per i congedi estivi”.