Sicurezza del territorio. A Modena il punto della situazione sugli interventi per il nodo idraulico. Nel 2020 in corso 11 cantieri per oltre 57 milioni di euro. Entro l’anno in appalto i nuovi argini a Fossalta di Modena
Bologna - Sei anni dopo l’alluvione del 18 e 19 gennaio 2014, continua l’impegno per il nodo idraulico modenese e sale a circa 128 milioni di euro il totale degli investimenti realizzati o programmati dal 2014 tra Secchia, Panaro e Naviglio. Al centro dell’attenzione resta innanzitutto il sistema delle arginature: entro l’anno verrà appaltato il cantiere da 3 milioni 300 mila euro a Fossalta di Modena. Nuove difese sorgeranno sul Panaro a valle del Ponte di S. Ambrogio e fino al Tiepido, a nord della via Emilia; adeguamento degli argini previsto anche a sud, lungo i torrenti Tiepido e Grizzaga.
L’annuncio arriva da Irene Priolo, assessora regionale alla Protezione civile e difesa del suolo, che stamattina, dal Centro unificato di Protezione civile di Marzaglia, ha fatto il punto dei progetti avviati durante un incontro in videoconferenza con la Provincia e i sindaci dei comuni interessati.
“Avanti tutta per la sicurezza di un nodo idraulico fondamentale nell’ambito della strategia regionale- afferma Priolo- L’appalto dei nuovi lavori a Fossalta si unirà agli 11 cantieri già in corso nel 2020 per oltre 57 milioni di euro e ai 9 interventi programmati per 25 milioni e mezzo. Numeri che testimoniano un impegno concreto e deciso per l’attuazione delle scelte, nel rispetto dei tempi fissati”.
“Arginature, sistema delle casse di espansione e sicurezza dell'intera dell’asta fluviale di Secchia, Panaro, Naviglio e dei loro affluenti: sono i tre pilastri su cui si fonda l’azione della regione, condivisa con le realtà locali- conclude Priolo-. Oggi abbiamo fatto il punto della situazione e fissato le prossime tappe di un percorso che ha la sua stella polare nella sicurezza del territorio e di chi lo vive”.
“La visita ai cantieri dimostra che opere importanti si stanno realizzando- aggiunge il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli nel pomeriggio insieme a Priolo per un sopralluogo a Fossalta, sui luoghi del cantiere in appalto entro l'anno e in via Gherbella, sempre a Modena, dove sono in corso interventi di sistemazione di erosioni delle sponde del torrente Tiepido-. Il cambiamento climatico richiede sempre più attenzione alla rete idraulica nodo modenese: fare squadra con la Regione e le strutture tecniche che garantiscono costanti risorse è fondamentale per migliorare la sicurezza, obiettivo primario del nostro territorio”.
I lavori in programma
Per le arginature del Secchia, si stanno realizzando opere per un importo pari a 18 milioni di euro. Un primo cantiere da 6 milioni 700 mila euro sarà completato entro ottobre: interessa Campogalliano e Modena, fino all'attraversamento della linea dell'alta velocità ferroviaria.
In primavera si concluderanno anche i lavori nel tratto di valle del fiume fino a Concordia sulla Secchia, al confine con la provincia di Mantova, dal valore di 12 milioni di euro.
Altri 8 milioni 800 mila euro sono destinati a proseguire il rialzo e il rinforzo delle arginature del Panaro: i lavori termineranno nella primavera del 2021.
Fanno parte di un progetto complessivo da 12 milioni che interessa i territori di Modena, Bomporto, Nonantola, Ravarino e Crevalcore. La prossima tappa sarà appunto la realizzazione di nuovi argini a Fossalta di Modena.
Significativo anche l’investimento di quasi 11 milioni e mezzo di euro sui principali affluenti pedecollinari di Secchia e Panaro: ben 4 milioni e mezzo sono riservati alla sistemazione di alcune briglie danneggiate dall’alluvione. Tre sono sul Panaro: la briglia selettiva di Zenzano, tra i comuni di Marano e Savignano, dove i lavori da 900 mila euro sono già ultimati, e le briglie Caselle e Muratori nei comuni di Savignano e Vignola. Sul Secchia, invece, si conta quella di San Michele dei Mucchietti.
In allegato foto del sopralluogo a Fossalta