Spettacolo. L’assessore Felicori incontra i rappresentanti sindacali del settore. “Necessaria la riapertura progressiva dei luoghi della cultura in sicurezza, l’innovazione della legislazione nazionale a tutela dei lavoratori e un ruolo più incisivo per l’Osservatorio regionale”
Bologna - Pieno accordo tra Regione e sindacati dello spettacolo sulla necessità di riaprire progressivamente i luoghi della cultura, sul sostegno all’innovazione della legislazione nazionale a tutela dei lavoratori del settore e per rendere più incisivo il ruolo dell’Osservatorio regionale sullo spettacolo.
Questi i temi al centro dell’incontro che si è svolto tra l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, il responsabile del Servizio Cultura e Giovani Gianni Cottafavi e i rappresentanti sindacali del settore di Cgil (Antonio Rossa e Viviana Gardi), Cisl (Antonella Amerini) e Uil (Giuseppe Rossi).
L’assessore e i sindacati hanno concordato sulla necessità, nel pieno rispetto della priorità sanitaria, di riaprire progressivamente i luoghi della cultura con l’adozione delle misure di sicurezza ma anche su un altro punto di grande importanza, quello cioè di riprendere l’iniziativa per innovare la legislazione nazionale a tutela dei lavoratori della cultura, in particolare quelli discontinui, a partire dalla proposta di legge del 2020 “Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo”.
L’assessore Felicori si è impegnato a sostenere la proposta in Parlamento sia tramite il Coordinamento delle Regioni italiane che col coinvolgimento dei parlamentari eletti in Emilia-Romagna, in particolare i componenti delle commissioni Cultura e Lavoro, mentre le organizzazioni sindacali regionali coinvolgeranno a questo scopo le loro rappresentanze nazionali.
Impegno comune anche sul fronte dell’Osservatorio regionale dello spettacolo, per vagliare le possibilità per renderlo più incisivo nella rappresentazione delle forme e delle tipologie contrattuali di settore. In particolare, si potrebbe avviare lo studio di una lista di indicatori che, evitando appesantimenti burocratici, permetta di identificare le “buone pratiche” adottate dalle imprese nei rapporti di lavoro, con l’eventuale riconoscimento di una certificazione (esistente o meno), una sorta di bollino che possa anche permettere premialità nelle politiche regionali.
I rappresentanti sindacali hanno anche espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla Film Commission col percorso avviato nel 2019, in particolare per l’inserimento nei bandi 2021 a sostegno della produzione cinematografica e audiovisiva di una premialità per l’assunzione diretta di personale operante in regione da parte delle imprese di produzione.
“Con la progressiva riapertura dei luoghi della cultura puntiamo al ritorno alla normalità – spiega l’assessore Felicori-. Ma noi sappiamo, ce l’ha ricordato drammaticamente l’epidemia, che il settore cultura è fragile e vive anche per le tante carenze nella tutela dei lavoratori, spesso in condizione di precarietà. Allora, assieme ai sindacati dello spettacolo, dobbiamo usare i prossimi mesi per affrontare con decisione le problematiche dei diritti dei lavoratori dello spettacolo. La Regione userà le sue capacità di influenza perché le normative nazionali si muovano in questa direzione”.
Tra un mese un nuovo confronto tra le parti. /CL