Sport. Il Giro arriva in Emilia-Romagna. L’11 e il 12 maggio con la Piacenza-Sestola e la Modena-Cattolica. Bonaccini: “Il mio benvenuto a ciclisti, squadre e organizzatori. Orgogliosi di ospitare questa edizione che in quattro tappe percorrerà tutto il nostro territorio. Un segnale della possibile ripartenza in sicurezza”
Bologna - La Via in rosa. Il Giro d’Italia arriva in Emilia-Romagna e la Via Emilia diventa protagonista con le tappe Piacenza-Sestola e Modena-Cattolica. Oltre 350 chilometri che si snoderanno per la gran parte proprio lungo l’antica via consolare che attraversa, unisce e dà il nome a tutta la regione. E che per due giorni si tingerà del colore simbolo della gara di ciclismo più amata dagli italiani e seguita nel mondo.
Una grande festa dello sport, che non mancherà di suscitare l’entusiasmo e la passione dei tanti emiliano-romagnoli che praticano e amano questa disciplina. Ma anche l’occasione per raccontare e mostrare un territorio straordinario: il suo paesaggio, la sua storia e la sua cultura. Nell’anno che vede le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
“Voglio dare un caloroso benvenuto ai ciclisti, alle squadre, agli organizzatori di questa straordinario evento sportivo che ogni anno ripete il suo miracolo, facendoci sognare. Benvenuti in Emilia-Romagna, terra generosa e ospitale, terra di appassionati delle due ruote, legata indissolubilmente al Giro cui ha dato tanti campioni – sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. E’ con particolare orgoglio che ospitiamo questa edizione, con ben quattro tappe, che percorreranno tutto il nostro splendido territorio, dalla pianura all’Appennino e fino al mare. Mai come quest’anno abbiamo bisogno di guardare con ottimismo al futuro e il Giro può diventare il simbolo di una ripartenza che, al più presto, vogliamo vera, solida e duratura. Senza abbassare la guardia sulla sicurezza che deve sempre restare al primo posto, ma confortati dai dati sulle vaccinazioni che proseguono a ritmo spedito”.
Da Piacenza a Parma e poi su per l’Appennino fino a Sestola
Si parte dunque domani martedì 11 maggio con la quarta tappa che da Piacenza porterà a Sestola (186 chilometri e un dislivello di 1.800 metri) attraverso l’Appennino modenese, con una prima parte fino a Parma, rettilinea e pianeggiante lungo la Statale 9, passando per Pontenure, Roveleto (frazione del Comune di Cadeo), Fiorenzuola D’Arda, Fidenza, Sanguinaro e Ponte Taro. E una seconda più impegnativa: dopo Montecreto la corsa arriva a Fanano dove inizia la salita di Colle Passerino con pendenze per lunghi tratti oltre il 10% e punte prolungate del 13-14%. Sarà il primo snodo cruciale della Corsa rosa.
Da Modena a Cattolica. Arrivo al mare, passando per Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Riccione
Il 12 maggio di nuovo in pianura. La quinta tappa si svolgerà infatti quasi interamente sulla via Emilia, da Modena a Cattolica (171 Km e 300 metri di dislivello), con numerosi attraversamenti cittadini: Bologna, San Lazzaro di Savena, Ozzano nell’Emilia, Castel San Pietro Terme, Toscanella di Dozza, Imola, Faenza, Forlì, Forlimpopoli, Cesena, Savignano sul Rubicone. E poi Sant’Arcangelo di Romagna, Rimini, Riccione, Misano Adriatico.
Dopo l’arrivo a Cattolica il Giro entrerà nelle Marche e da qui proseguirà verso il Molise e la Puglia. Per ritornare in Emilia-Romagna il 20 e il 21 maggio, rispettivamente con la dodicesima e tredicesima tappa: la Siena-Bagno di Romagna e la Ravenna -Verona, nel nome di Dante, in occasione del settecentesimo della morte del Sommo Poeta. /PF
In allegato: le schede delle due tappe