Sviluppo sostenibile. Riunione del Patto per il Lavoro e per il Clima con il ministro Orlando, Bonaccini-Schlein: "In Emilia-Romagna visione condivisa con le parti sociali, definiamo in modo unitario obiettivi e risorse per ricostruire. Metodo utile al Paese"
Bologna - Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, ha partecipato nel pomeriggio di oggi ai lavori del Patto per il Lavoro e per il Clima, convocato in Regione.
Al centro il tema della ripartenza, del lavoro, delle reti sociali di protezione da rafforzare. “In Emilia-Romagna- ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- la ripartenza non è un concetto astratto. Qui poggia su basi solide, anche grazie agli investimenti fatti in questi anni sulle infrastrutture e i profili professionali necessari a costruire un futuro diverso. Basti pensare alla Data Valley emiliano-romagnola, quindi Big Data e digitale, o a distretti unici al mondo come automotive, meccatronica, biomedicale, packaging, agroalimentare, fortemente collegati ai sistemi regionali Alta tecnologia e Alta formazione. Ripartire vuole anche dire sostenere i settori più colpiti: turismo, ristorazione, commercio, cultura e sport, settore di cui in pochi si preoccupano”.
Nel corso del proprio intervento, il presidente ha rimarcato il fatto di come l’Emilia-Romagna sia ripartita con maggiore velocità, grazie alla vitalità della manifattura, ricerca e innovazione collegate al sistema dei saperi, formazione di capitale umano, nuovi progetti aziendali, export e attrazione di investimenti.
“Siamo confortati anche dai numeri- ha proseguito Bonaccini- con la previsione di una crescita del Pil regionale superiore alla media nazionale e tale da farci tornare alla situazione precedente la pandemia entro il prossimo anno, con anche l’avvio della riduzione della disoccupazione”.
Bonaccini ha posto l’accento sulla necessità di un impegno comune: “Vogliamo fare dell’Emilia-Romagna la regione della piena sostenibilità economica, ambientale e sociale. Una visione che condividiamo con tutte le parti sociali nel Patto per il Lavoro e per il Clima, dando così un contributo importante al Paese. Per una ripartenza che sia di tutti”.
“Il Patto è la dimostrazione concreta di come nella nostra realtà sia stato impostata, con un metodo di condivisione, la governance delle transizioni, ecologica e digitale, nella coesione sociale- ha detto la vicepresidente della Regione, Elly Schlein-. Un modello che speriamo possa essere un contributo utile anche al Paese e alle altre Regioni, per definire in modo unitario obiettivi e risorse per ricostruire dopo gli effetti drammatici lasciati dalla pandemia. Ricostruire riducendo le diseguaglianze e le differenze di genere, per un lavoro e imprese di qualità anche nella transizione ecologica”.
La riunione del Patto per il Lavoro e Clima, coordinata proprio dalla vicepresidente della Regione, prima della chiusura dei lavori da parte del ministro Orlando, ha visto gli interventi della presidente dell’Assemblea Legislativa, Emma Petitti, dell’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, dei rappresentanti dei componenti il Patto: Luca Rossi (Confindustria), Luigi Giove (per Cgil, Cisl, Uil regionali), Dario Domenichini (per Confesercenti e Confcommercio), Cristiano Fini (per Cia, Coldiretti e Confagricoltura), Dario Costantini (per Cna e Confartigianato), Francesco Milza (per Confcooperative, Lega Cooperative e Agci), Alberto Talamo (Comitato unitario delle professioni intellettuali degli ordini e dei collegi professionali dell’Emilia-Romagna) e Fausto Viviani (Forum Terzo Settore Emilia-Romagna)./gia.bos.