Treni. La Regione ha chiesto a Trenitalia di rivedere la riduzione di corse e fermate sulla direttrice Venezia-Roma. L’assessore Corsini: "Decisione che non tiene conto del contesto post pandemico, così si penalizza la ripartenza del settore turistico e si penalizzano i pendolari"
Bologna – “La riduzione nel periodo estivo delle corse e delle fermate dei treni Freccia sulla direttrice Venezia-Roma, andata e ritorno, potrebbe trasformarsi in una pesante zavorra sulla ripartenza del settore turistico oltreché, indirettamente, provocare anche disagi ai pendolari. Abbiamo già chiesto a Trenitalia, con una missiva urgente, di rivedere quelle decisioni anche alla luce dell’importanza della tratta per le destinazioni turistiche. Ora aspettiamo una risposta rapida”.
Così l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini, intervenendo dopo l’allarme lanciato dal segretario regionale di Fit-Cisl Emilia-Romagna, Aldo Cosenza, sulla situazione che, a partire dal 13 giugno, si potrebbe creare con la soppressione della quasi totalità delle fermate su Ferrara e lungo la tratta Bologna-Venezia.
“Quella di Trenitalia è una logica di mercato che va superata poiché– aggiunge Corsini- non tiene conto della situazione post pandemica che il Paese sta affrontando. Oggi bisogna rafforzare i collegamenti trai territori per supportare lavoro e turismo. Poi la decisione è in controtendenza rispetto al nostro impegno di aumentare le corse verso la riviera. Infatti, mentre le ferrovie regionali Tper aumentano le corse dal territorio emiliano-romagnolo verso le destinazioni di vacanza, ci troveremo una diminuzione, e quindi minori opportunità, per coloro che viaggiano su lunghe distanze, da altre regioni italiane”. /gia.bos.