Trent’anni fa la strage all’Istituto Salvemini a Casalecchio di Reno (Bo), tutte le iniziative per ricordare. Bonaccini alla cerimonia on line: “Tragedia che scosse il Paese, doveroso fare memoria e non dimenticare mai. Continuiamo a batterci per una legge che riconosca lo status di vittime”
Bologna – “30 anni per sempre”. È il titolo del video che raccoglie le testimonianze di chi quel giorno c’era, pensato per chi trent'anni fa ancora non era nato e oggi vede cosa accadde quel giorno all’Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna.
Immagini e parole per ricordare la terribile tragedia del Salvemini che colpì e commosse tutta l’Italia, quando il 6 dicembre 1990 un aereo militare in avaria si schiantò sulla scuola causando la morte di 12 ragazzi e 88 feriti, dopo che il pilota aveva abbandonato il velivolo lanciandosi con il paracadute. Salvemini, istituzioni e mondo della scuola uniti nelle commemorazioni, iniziative per ricordare e riflettere che, dopo i primi appuntamenti promossi dal 25 novembre, da oggi a domenica 6 dicembre entrano ancor più nel vivo.
A partire dal pomeriggio, alle 18, con il ricordo onlineaffidato alle parole di Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio di Reno, Roberto Alutto, presidente dell’associazione delle Vittime del Salvemini 6 dicembre 1990, Virginio Merola, sindaco di Bologna e della Città Metropolitana, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa regionale, e con la partecipazione di David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo.
“Un appuntamento che come Regione abbiamo sempre voluto sostenere nel corso degli anni- sottolinea Bonaccini- perché crediamo sia doveroso fare memoria, non dimenticare mai. Non solo in nome e per conto delle ragazze e del ragazzo che hanno lasciato un vuoto incolmabile nelle loro famiglie, ma anche per chi è rimasto, per i tanti feriti, per la scuola, per l’intera comunità di Casalecchio e dell’Emilia-Romagna, colpiti da una strage che ha scosso il Paese intero. Lo dobbiamo a loro ma lo dobbiamo anche a noi stessi, per il dovere di ricordare. Dovere per il quale l’Emilia-Romagna, unica regione Italia, ha approvato la legge sulla Memoria del Novecento, per produrre conoscenza, in particolare per i più giovani, sulla storia recente, spesso trascurata”.
“Così come- continua il presidente della Regione- lo dobbiamo anche in nome di qualcosa che ancora manca in questo Paese e per il quale continueremo a batterci: e cioè una legge che riconosca lo status di vittime. Qui come Regione abbiamo segnato un punto importante, istituendo già molti anni fa una Fondazione per le vittime dei reati, che garantisce vicinanza e risarcimento a chi vive un reato o una tragedia nel territorio della nostra regione, anche se non risiede in Emilia-Romagna. Oggi siamo qui, sia pure virtualmente, per il momento particolare che stiamo attraversando, per vivere questa giornata anche con uno sguardo al futuro, cercando di colmare le lacune legislative che ancora persistono in questo Paese”.
Il programma degli eventi è organizzato dal Comune di Casalecchio di Reno, con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia-Romagna, grazie alla legge regionale sulla Memoria del Novecento approvata nel 2016.
Il tutto in collaborazione con Assemblea legislativa regionale, Città metropolitana di Bologna, Comuni di Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa, associazione Vittime del Salvemini e Istituto tecnico Salvemini.
Nel rispetto delle disposizioni anti-Covid, gli eventi saranno senza pubblico e trasmessi online sulle pagine Facebook delle istituzioni coinvolte e sul canale Youtube dedicato Salvemini 6 dicembre 1990 .
Dodici alberi in ricordo dei 12 studenti
Sarà l’assessora regionale all’Ambiente, Irene Priolo, a partecipare domani, sabato 5 dicembre, in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna, alla cerimonia che si terrà alle ore 12:30 al Parco Zanardi di Casalecchio di Reno. Lì saranno piantati 12 alberi da frutto, uno per ogni studente ucciso il 6 dicembre di 30 anni fa.
E in mattinata, in diretta dalle 9,30, sulla pagina Facebook del Salvemini, ci sarà spazio per altri momenti di ricordoche si svolgeranno nella scuola: dalla presentazione del manifesto “6 dicembre” di Nicola Gobbi, al murale di Eron posto all’esterno dell’edificio, all’opera fotografica monumentale di Virginia Zanetti.
Sempre sabato sarà posata la prima pietra della nuova piazza a Casalecchio intitolata a “Ragazze e Ragazzi del Salvemini 1990”, in via Garibaldi dove sorgeva l’ex poliambulatorio Ausl, e la biblioteca di Zola Predosa sarà dedicata alle vittime zolesi della strage Deborah Alutto, Antonella Ferrari e Alessandra Gennari.
Domenica 6 dicembre 1990 alle 10.30, i familiari delle vittime e le autorità deporranno i fiori nell’Aula della Memoria presso l’attuale Casa della Solidarietà, in via del Fanciullo 6, proprio nell’aula della 2^ A che porta sulla parete lo squarcio causato dall’aereo.
E ancora una diretta streaming dalle 14 alle 17 intitolata “Io sono il Salvemini” organizzata da studenti e studentesse di ieri e di oggi per dare voce a chi ha contribuito a tenere viva la memoria del 6 dicembre. Partecipano cittadini, uomini e donne del mondo dello spettacolo, dello sport del giornalismo, delle istituzioni. La diretta si potrà seguire sui canali Facebook e Youtube dell'Istituto Salvemini e su LepidaTV (canale 118 del Digitale terrestre). Ci saranno, tra gli altri Pupi Avati, Alessandro Bergonzoni, Gene Gnocchi, Carlo Lucarelli, Romano Prodi.
Le commemorazioni verranno concluse in serata, alle ore 18, presso la Chiesa di San Giovanni Battista di Casalecchio di Reno, con la messa celebrata dall’Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi. /OC