Vertenza Celanese. Primo confronto in Regione per dare continuità al sito di Ferrara e verificare le condizioni per la nascita di un polo mondiale della chimica a Forlì. Colla: “Nessuno scontro tra territori, bene il centro di eccellenza ma serve un confronto e soluzioni adeguate sullo stabilimento ferrarese per darne continuità e salvaguardare l’occupazione. La Regione farà la propria parte, ma occorre vedere i piani industriali, come chiesto anche dai sindacati”
Bologna – Primo confronto in Regione sulla vicenda Celanese Corporation: dare continuità al sito produttivo di Ferrara-Marconi salvaguardandone al massimo l’occupazione, e supportare la nascita di un polo mondiale della chimica a Forlì, dopo che la multinazionale americana ha scelto di investire in Emilia-Romagna anziché in Germania.
La Celanese Corporation ha confermato di voler trasferire a Forlì entro giugno del 2021 il sito di produzione di via Marconi di Ferrara mettendo a rischio 67 posti di lavoro ma ha anche assicurato di essere alla ricerca di un acquirente credibile che dia continuità anche occupazionale al sito ferrarese. Al tempo stesso ha ribadito di investire per realizzare in Italia un polo industriale di eccellenza proprio nel territorio di Forlì e di trasferirvi le produzioni dei siti di Wehr e di Kaiserslautern (Renania-Palatinato, in Germania) e dello stesso stabilimento ferrarese di via Marconi. Annunciati dalla multinazionale investimenti nell’altro impianto produttivo all’interno del petrolchimico ferrarese di piazzale Donegani.
È questo quanto emerso oggi pomeriggio in Regione all'incontro con la proprietà americana dopo la decisone di spostare la produzione di uno dei due stabilimenti produttivi di Ferrara (quello in via Marconi), sito aziendale del gruppo multinazionale americano leader mondiale nel settore delle tecnologie e dei tecnopolimeri speciali.
Al Tavolo di salvaguardia occupazionale erano presenti, oltre all’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, Christiaan Zemering di Celanese, il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, l’assessore del Comune di Forlì alle Politiche per l'impresa Paola Casara, l’advisor Dentons Davide Boffi, una rappresentanza di Confindustria Emilia-Romagna, e delle organizzazioni sindacali regionali, provinciali e di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, nonché le Rsu aziendali.
“Bene la conferma, arrivata anche dal sindaco di Ferrara e dall’assessore di Forlì, che il tavolo regionale – ha detto l’assessore Colla - è il luogo adatto per il confronto. Questo è la dimostrazione che la correttezza istituzionale viene prima anche delle valutazioni politiche: la leale collaborazione tra le istituzioni rispetto ai problemi che dobbiamo affrontare in ogni territorio va al merito delle questioni. Dobbiamo trovare una modalità diretta di confronto su un piano industriale certo, rispetto allo stabilimento ferrarese di via Marconi, ma anche per quello di Donegani, nonché per gli investimenti per il Polo di eccellenza a Forlì. Occorre che sia chiaro che vogliamo discutere oggi di piani industriali e non di piani sociali, o affrontare turbolenze e conflittualità tra lavoratori. Sono certo che la grande responsabilità dimostrata oggi da parte di tutti aiuterà la discussione nelle prossime settimane”.
Il Gruppo Celanese Corporation, leader nel settore delle tecnologie e dei tecnopolimeri speciali, con sede principale a Dallas, opera in 18 Paesi del mondo con 7700 dipendenti. In Italia è presente a Milano, Forlì e Ferrara, con due siti, uno in piazzale Donegani e l’altro in via Marconi. /gia.bos.