Cultura. Contrasto al lavoro irregolare nello spettacolo, rispetto della clausola sociale, sicurezza e tutela della salute: la Regione sottoscrive con i sindacati un accordo per promuovere “buone pratiche”

Siglato un protocollo a garanzia dei lavoratori dello spettacolo e della produzione culturale, sia dipendenti che autonomi. Felicori: “Ci impegniamo ad applicare queste buone pratiche agli enti partecipati nel settore e a promuoverne l’adozione con i soggetti destinatari di contributi”
15/12/2021 14:25

Bologna - Una certificazione sociale a garanzia delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo e della produzione culturale, sia dipendenti che autonomi, per il contrasto al lavoro irregolare, per la tutela negli appalti, per l'applicazione di buone pratiche contrattuali.

Lo prevede un protocollo d’intesa siglato in queste ore tra la Regione Emilia-Romagna e Cgil, Cisl e Uil.

“Questo Protocollo assume i contenuti del Patto per il Lavoro ed il Clima della Regione Emilia-Romagna, e vuole contrastare il lavoro irregolare e contribuire all’applicazione della clausola sociale negli appalti- spiega l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-. Il nostro obiettivo è favorire la stabilità occupazionale nello spettacolo e nella produzione culturale, per questo ci impegniamo ad applicare le buone pratiche previste da questo protocollo agli enti partecipati nel settore e a promuoverne l’adozione con i soggetti destinatari di contributi”.

Le buone pratiche da promuovere e certificare, prevedono in primo luogo l'applicazione e il rispetto dei Contratti nazionali specifici del settore sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative, l’applicazione della clausola sociale nei cambi d'appalto e il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza, con particolare riguardo ai protocolli anti-Covid.

Altri requisiti da rispettare sono il rispetto dei minimi contrattuali anche per i lavoratori autonomi dello spettacolo, la definizione di meccanismi incentivanti per l’assunzione di professionisti e maestranze del territorio e il riconoscimento del lavoro di prova e di preparazione connesso alle giornate di rappresentazione. Il protocollo prevede inoltre la verifica nell'uso dei contratti a intermittenza, l'impiego di tipologie contrattuali coerenti con i versamenti contributivi nel Fondo Lavoratori Spettacolo Inps e il rispetto nei termini di pagamento delle retribuzioni.

 

“Si instaura con questo protocollo una collaborazione fra la Regione e Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, anche attraverso il supporto degli Osservatori della Regione, per individuare segnali di irregolarità rispetto a queste buone pratiche, e in tal caso prevedendo l'attivazione di specifici tavoli di confronto per verificare le eventuali criticità e individuare appropriate soluzioni- dicono i rappresentanti delle categorie sindacali firmatarie-. La sottoscrizione di questo protocollo certo non può risolvere i problemi storici di questo importante settore, esasperati nel periodo pandemico, ma aiuterà a superarli in una ottica di equità e trasparenza, in questa delicata fase di ripartenza delle attività della cultura e dello spettacolo".

La Regione collaborerà con le organizzazioni sindacali alla definizione, anche attraverso il supporto dei propri Osservatori, di dati utili a individuare eventuali segnali di irregolarità rispetto a quanto previsto nel presente protocollo. In presenza di tali segnali, la Regione attiverà tavoli di confronto. In particolare, grazie al supporto dell’Agenzia del Lavoro, saranno individuati strumenti per la verifica dell’applicazione di quanto previsto dalla legge. /BM

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ultima modifica 2021-12-15T14:25:50+01:00
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