Cultura. Dal teatro di figura alla danza, bambini e famiglie a teatro con la ‘ricetta’ del pediatra. Parte il progetto di welfare culturale di Ater Fondazione in 21 centri dell’Emilia-Romagna. L'assessore Felicori: "La cultura fa bene, cominciamo dai bambini"
Bologna - I più piccoli potranno andare a teatro con la ‘ricetta illustrata’ del pediatra. In ventuno comuni dell’Emilia-Romagna, i bambini e le bambine dai 3 agli 8 anni, assieme ai loro accompagnatori, potranno recarsi negli spazi teatrali con un voucher fornito da medici e farmacisti.
E’ il progetto di welfare culturale “Sciroppo di Teatro” (una medicina eccezionale per potersi emozionare come recita il claim) lanciato da Ater Fondazione per riavvicinare i bambini e i loro genitori all’offerta culturale presento questa mattina nella sede della Regione.
L’iniziativa interessa oltre 59mila bambini residenti nei comuni che aderiscono all’iniziativa. In cinque dei comuni coinvolti, non era finora mai stata programmata una stagione di teatro per ragazzi.
Dal teatro di figura alla narrazione, dal nuovo circo alla danza, i giovanissimi potranno assistere a spettacoli tratti da una selezione di titoli regionali e nazionali. Tra questi “Il più furbo” del teatro Gioco Vita, “L’Elefantino” della Baracca Testoni Ragazzi, “Luce” della Compagnia Aldes|Roberto Castello, “Costellazioni” di Sosta Palmizi, “Sonata per tubi” di Nando e Maila, e “Rossini flambè” di Teatro due Mondi.
Il progetto, sperimentale, nato da un’idea di Silvano Antonelli, direttore della compagnia teatrale Stilema di Torino, ha preso corpo in Emilia-Romagna grazie a una proposta lanciata da Ater ai 34 Comuni soci. Ventuno di essi hanno aderito immediatamente, dando vita alla rete che si completa con la collaborazione tra gli Assessorati regionali alla Cultura, alla Sanità e al Welfare, le organizzazioni sindacali e le associazioni scientifiche dei pediatri (Fimp e CIPe, Acp e Sip) e le farmacie aderenti a FederFarma e AssoFarm.
Ater si è inoltre avvalsa dei contributi di due consulenti: il regista Silvano Antonelli e Alessandro Volta, direttore del Programma Materno-infantile Ausl Reggio Emilia, con l’idea di farne un progetto di welfare culturale.
L’obiettivo dell’iniziativa è creare un’alleanza inedita, capace di generare cambiamenti significativi sul piano della salute e del benessere delle famiglie, a cui il teatro può dare un contributo significativo.
“La cultura fa bene alla salute. Anni fa quando si avviarono ricerche e sperimentazioni sul suo valore terapeutico - ha affermato l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori, intervenendo alla presentazione in Regione-, da un lato mi sembrava una cosa fin troppo ovvia poterla considerare in questo modo, e dall’altro pareva una sfida impossibile, un’idea quasi temeraria. Ho seguito quindi con curiosità queste sperimentazioni. In particolare ho apprezzato il fatto che nella programmazione di Parma Capitale della Cultura sia stata dedicata molta attenzione a questo settore. Ho gioito quindi per questa iniziativa, quale terreno di sperimentazione molto importante, presentata in modo brillante e che può dare segnali per il futuro".
"Altrettanto importante- ha concluso-, è il fatto che in questa operazione siano stati coinvolti i bambini e ragazzi, duramente colpiti dall’epidemia, come del resto è stato per il Teatro ragazzi, vera vittime della pandemia”.
“Siamo di fronte a un progetto complesso- ha detto la presidente di Ater Fondazione Patrizia Orsola Ghedini-, che privilegia la fascia di età di 3 -8 anni, importante per la crescita e la salute dei bambini, i soggetti più colpiti dalla pandemia e che rischiano di essere anche le più grandi vittime. Il progetto prende corpo attraverso un’alleanza tra numerosi soggetti: il mondo del teatro, i pediatri e le farmacie, 21 comuni, mettendo in campo un nuovo modello organizzativo, che verrà misurato nel tempo. In particolare propone spettacoli di varie produzioni di Teatro Ragazzi, il 60% regionali, offrendo quindi un’opportunità di ripresa anche al settore, che in modo altrettanto importante ha subito danni in questo periodo”.
Il progetto e i partner
I pediatri e le farmacie che operano nei comuni coinvolti nella sperimentazione e che espongono la locandina “Sciroppo di teatro”, possono fornire, già a partire da dicembre, ai bambini e alle bambine di età compresa tra i 3 e gli 8 anni, lo “Sciroppo di teatro”, “medicina eccezionale per potersi emozionare”.
Lo sciroppo è in realtà un libretto, impreziosito dalle illustrazioni di Matteo Pagani, nel quale è inserito anche un bugiardino che contiene le indicazioni per la somministrazione e l’assunzione di questa straordinaria medicina: 3 “ricette”, ognuna delle quali corrisponde a un biglietto, al prezzo di 2 euro, per ogni bambino e per ciascun accompagnatore, che potranno assistere in questo modo alla stagione di 3 spettacoli di Teatro ragazzi in programma da metà gennaio nei 21 teatri dei comuni che aderiscono alla rete, 12 dei quali sono gestiti direttamente da Ater.
Gli spettacoli
Saranno 46 i diversi titoli a disposizione, ogni Comune ne sceglierà tre, per un totale di 71 repliche. Il cartellone è programmato direttamente da ATER. Le compagnie di teatro ragazzi coinvolte sono 35, 20 delle quali hanno sede in Emilia-Romagna. La programmazione è costituita per oltre il 60% da produzioni regionali. In questo modo Ater, attraverso “Sciroppo di teatro”, offre anche un sostegno importante alla produzione teatrale della regione.
La rete dei 21 Comuni (di sette province)
I comuni che aderiscono all’iniziativa: Casalecchio di Reno (Bo), Modena, Bomporto (Mo); Nonantola (Mo); Maranello e Pavullo nel Frignano (Mo); Reggio Emilia, Scandiano, Novellara e Correggio (Re); Parma e Fidenza (Pr); Ravenna, Russi, Conselice e Cotignola (Ra); Cattolica, Morciano di Romagna (Rn), Rimini e Santarcangelo di Romagna (Rn) e Cesenatico (Fc)./CL
Le immagini sono scaricabili al link :
https://drive.google.com/drive/folders/1AhMEib63DMRnqViFUH7TGPCKr6wNO1DF?usp=sharing
In allegato: i numeri dell’iniziativa e le ragioni del welfare culturale e due foto