Difesa del suolo. Cassa di espansione di Bagnetto, nel bolognese: appaltato il secondo stralcio di opere per 7,5 milioni di euro
Bologna - Continua l’impegno della Regione per realizzare la cassa di espansione di Bagnetto tra Sala Bolognese, Castello d’Argile e San Giovanni in Persiceto, nel bolognese. Si è conclusa la procedura di appalto di un nuovo pacchetto di interventi che permetterà di compiere un nuovo passo avanti per completare la grande opera idraulica che si estende su 270 ettari tra il torrente Samoggia e il fiume Reno, nei comuni di Sala Bolognese, Castello d’Argile e San Giovanni in Persiceto.
“Si tratta del secondo stralcio di lavori, dal valore complessivo 7 milioni e mezzo di euro- spiega l’assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile Irene Priolo-. Il cantiere prenderà il via in primavera e durerà oltre tre anni, fino all’autunno del 2025. Seguirà le opere già concluse a luglio dello scorso anno e permetterà di creare parte dell’invaso, fondamentale per la sicurezza idraulica del territorio: una volta ultimato, potrà contenere fino a 18 milioni di metri cubi di acqua”.
È inoltre previsto il ringrossamento e il rialzo dell’attuale argine del Reno, l’esecuzione della prima parte del tratto di difesa spondale ad est per una lunghezza di circa 100 metri e a sud, nei tratti a est e ad ovest del canale consortile. Infine, verrà ristabilita la viabilità lungo gli argini con i relativi collegamenti con le strade attuali.
Le opere sono progettate e curate dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile.
Il successivo stralcio: in attesa di approvazione l’integrazione del finanziamento
Ulteriori lavori progettati per la cassa di espansione saranno eseguiti con l’avvio del terzo stralcio relativo alle opere di chiusura e di scarico della Cassa. La Regione è in attesa dell’approvazione della richiesta di integrazione del finanziamento, che dovrebbe passare dai 5,8 milioni di euro già finanziati ai 7,8 milioni complessivi da parte del ministero della Transizione ecologica.
Lo stato attuale della cassa di espansione
Il primo lotto di lavori, conclusi circa un anno e mezzo fa, ha impegnato la Regione con 3,5 milioni di euro. Le risorse hanno permesso di realizzare la diaframmatura al piede dell'argine del fiume Reno, il ripristino dell’argine su due lunghi tratti della sponda sinistra e la protezione con scogliera. È stato inoltre sezionato l’alveo, così come si sono realizzati nuovi fossi e un pozzetto di regolazione delle acque. Lavori hanno interessato anche un tratto del torrente Samoggia, con il ripristino di alveo e sponda danneggiati dall’erosione. Realizzata infine la strada ai piedi dell'argine del Reno con il ripristino della viabilità.
Tutte le informazioni sui lavori in corso in Emilia-Romagna per la sicurezza del territorio sul sito: https://www.regione.emilia-romagna.it/territoriosicuro. /red