Acqua. Proroga concessioni gestione servizio idrico, Priolo: “Necessaria per realizzare nei tempi previsti gli investimenti su reti e servizi con le risorse del PNRR e non perdere i fondi europei. Mercato e concorrenza importanti, ma gli investimenti pubblici per preservare questa risorsa primaria lo sono di più”
Bologna – “Che la proroga delle concessioni per la gestione del servizio idrico integrato configuri un intervento sulla libera concorrenza è questione quantomeno da approfondire. Quello che invece è certo è questo: il PNRR sta per destinare molte risorse per gli investimenti in questo ambito strategico ed imporrà tempi di realizzazione strettissimi. Ora, è evidente che affrontate oggi gare molto complesse, che richiederanno molti mesi e daranno luogo ad altrettanto complessi e lunghi subentri nelle gestioni, non è compatibile con questo scenario. Pena l'impossibilità di accedere ai fondi, o di rispettare i tempi vincolanti che l'Europa ci ha dato per spenderli. E col fortissimo rischio di dover restituire a Bruxelles le risorse senza aver realizzato investimenti cruciali e indispensabili per l'acqua e il servizio idrico. Da qui la norma introdotta il mese scorso dalla Regione Emilia-Romagna, peraltro col voto pressoché unanime delle forze politiche”.
Così Irene Priolo, assessore regionale all’Ambiente, rispetto alla decisione del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, di sottoporre al Consiglio dei Ministri la valutazione dell’impugnazione della normativa regionale dell’Emilia-Romagna sulla proroga al 2027 delle concessioni per la gestione dei servizio idrico integrato.
“È bene chiarire- prosegue Priolo- che non si tratta di uno stravolgimento delle regole o di una dilazione sine die delle attuali concessioni; né si tratta di una proroga generalizzata, essendo riservata esclusivamente agli ambiti che vedono la concessione in scadenza durante la durata PNRR. E questo proprio al fine di consentire a tutti i bacini coinvolti di poter accedere alle risorse straordinarie per realizzare investimenti straordinari sull'acqua. Niente di più e niente di meno”.
“Siamo come sempre pronti a confrontarci con Governo per ricercare le soluzioni migliori: obiettivo della Regione Emilia-Romagna e dell'articolo di legge in questione non è affatto quello di alterare la concorrenza di mercato, né quello di ingerire nelle prerogative del legislatore nazionale. L'obiettivo è quello molto più cogente e concreto di permettere di investire sulle reti e sugli impianti del servizio idrico. Qualsiasi soluzione colga questo obiettivo è per noi positiva”.
“Di questo- conclude Priolo- parlerò già lunedì col ministro Cingolani, in occasione della sua presenza a Reggio Emilia. Sono certa che, nel merito, il ministro e il Governo siano interessati e preoccupati quanto noi di veder realizzati gli investimenti e spese bene le risorse, soprattutto nell'ambito idrico. So bene quanto mercato e concorrenza siano principi importanti da tutelare, ma ritengo che l'acqua e gli investimenti pubblici necessari per preservare questa risorsa non lo siano certo di meno, anzi”.