Università. Sottoscritto l’accordo pluriennale tra la Regione e le Università dell’Emilia-Romagna per l’accoglienza di studenti e ricercatori afghani. Subito disponibili 38 borse di studio che prevedono vitto e alloggio, ma anche bici, pc e percorsi per l’integrazione
Bologna - Non solo una borsa di studio in denaro, vitto e alloggio, ma anche attività di accoglienza, orientamento e inserimento nel contesto universitario e sociale.
È quanto sarà messo a disposizione di 30 studenti e 8 ricercatori in fuga dall’Afghanistan da un bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna, da ER.GO, l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori, insieme ai sei Atenei emiliano-romagnoli, con risorse stanziate pari a circa 320 mila per il valore delle borse di studio, a cui si aggiungono i servizi messi a disposizione da ER.GO e dagli stessi Atenei.
Il bando rientra nell’ambito del protocollo approvato in questi giorni dalla Giunta regionale e sottoscritto tra la Regione e tutti gli Atenei dell’Emilia-Romagna: le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano sede di Piacenza e il Politecnico di Milano sede di Piacenza.
“Quello che stanno vivendo le studentesse e gli studenti afghani è un vero e proprio dramma umanitario, a cui come Regione ci siamo sentiti in dovere di dare risposta- commenta l’assessore regionale all’Università, Paola Salomoni-. Questo progetto di accoglienza degli studenti universitari, che si affianca naturalmente alle altre iniziative di aiuto e ospitalità attive in Emilia-Romagna, vuole garantire il diritto allo studio e la crescita culturale e personale ai giovani afghani ospiti del nostro territorio. Un progetto che prevede risorse e azioni concrete e che coinvolge tutte le nostre Università, a dimostrazione di quanto sia condivisa l’idea che il diritto all'istruzione, universale ed inclusivo, rappresenti la base del modello regionale di sviluppo dell’Emilia-Romagna”.
Il protocollo di intesa
Il protocollo d’intesa sarà vigore per tre anni accademici - fino quindi al 2024 - per garantire la continuità didattica ed accademica agli studenti afghani. La Regione si impegna a mettere a disposizione borse di studio in denaro e servizi personalizzati, mentre da parte loro gli atenei dovranno garantire il migliore inserimento possibile dei giovani afghani nell’ambito del contesto accademico di riferimento. Gli atenei metteranno in rete risorse, competenze ed esperienze specifiche nei diversi ambiti, indipendentemente dall’ateneo cui gli studenti afferiscono. ER.GO infine è il soggetto individuato per garantire il presidio operativo e il coordinamento gestionale delle attività previste.
Il bando
L’obiettivo del bando è accogliere e accompagnare gli studenti fino alla conclusione del percorso universitario. Non solo promuovendo il diritto allo studio, ma anche eliminando gli ostacoli che possano impedire una piena integrazione degli universitari. Le borse di studio prevedono infatti per gli studenti assegnatari una quota in denaro pari a 6.500 euro (15.500 per i ricercatori già laureati), l’alloggio, i servizi di ristorazione, l’esenzione delle tasse universitarie, ma anche attività di tutorato, mediazione e orientamento, procedure burocratiche semplificate o assistite, corsi di lingua italiana, supporto psicologico. Gli studenti riceveranno anche un “kit di benvenuto” che prevede stoviglie, biancheria fino anche a un personal computer e una bicicletta.
I destinatari del bando
Il bando scade l’8 novembre 2021 ma è prevista una eventuale riapertura tra il 13 dicembre 2021 e il 14 gennaio 2022, nel caso in cui con la prima scadenza non fossero assegnate tutte le borse disponibili. In via prioritaria, ma non esclusiva, le persone destinatarie del bando sono quelle che hanno presentato la richiesta di permesso di soggiorno presso le questure della Regione Emilia-Romagna./CC