Cultura. Più accessibili e accoglienti: la Regione rilancia il sistema museale dell’Emilia-Romagna, già cento quelli accreditati a livello nazionale
Bologna - Dopo due anni di pandemia e una crisi energetica di pesante impatto anche sulle attività delle istituzioni culturali, la Regione Emilia-Romagna rilancia i propri musei portando a termine la prima fase dell’accreditamento di quelli regionali al Sistema museale nazionale. La Giunta regionale ha approvato l’elenco dei musei accreditati secondo gli standard concordati, a livello nazionale, col ministero della Cultura.
Il Sistema Museale Nazionale punta a mettere in rete gli oltre 5 mila musei e luoghi della cultura italiani, per migliorarne la fruizione e l’accessibilità. Al Sistema possono accedere tutti i musei, indipendentemente dalla loro titolarità, pubblica o privata, su base volontaria e mediante un processo di accreditamento che, per i musei non statali, può essere coordinato dalle singole Regioni e comporta l’adeguamento a una serie di standard: i Livelli uniformi di qualità (Luq).
Fra le prime a concludere l’iter, l’Emilia-Romagna con questo passaggio intende non solo riconoscere i livelli di qualità delle proprie istituzioni, ma iniziare un percorso di miglioramento complessivo dell’offerta regionale che coinvolgerà tutti i musei, nel loro insieme. Le novità sono state illustrate questa mattina in una conferenza stampa in Regione dall’assessore alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori.
“L’accreditamento diventa uno degli strumenti per sostenere i musei, assieme alle risorse delle diverse leggi regionali, dai piani museali alla recente legge sulle case dei personaggi illustri- ha spiegato Felicori-, consentendo non solo il recupero della piena operatività pre-Covid, ma avendo l’obiettivo di sfruttare la ‘lezione’ dell’emergenza determinatasi in questi anni per operare sulle criticità rilevate dalla crisi, e adeguare l’attività delle istituzioni culturali alle nuove esigenze delle comunità e di tutti i visitatori”.
Il processo di accreditamento – che sarà riaperto entro l’anno per ulteriori adesioni – ha registrato la partecipazione di 157 musei, con l’accreditamento di un centinaio di questi: fra questi i musei civici dei capoluoghi, ma anche piccole realtà a forte specializzazione tematica, come il Museo della bilancia di Campogalliano (Mo), Musicalia, il museo di musica meccanica di Cesena o, ancora, il circuito dei Musei del Gusto del parmense.
In allegato: la fotografia delle istituzioni museali non statali in Emilia-Romagna e l’elenco dei musei già accreditati
Barbara Musiani