Space economy. L’Emilia-Romagna punta ad ampie alleanze nel settore dell’aerospazio, per promuovere innovazione e sviluppo. Colla: "L’obiettivo è fare sistema e diventare parte integrante di una rete coordinata dal Governo nazionale, a partire dalla missione a Houston"
Bologna – “Lo Spazio è un motore di innovazione e di nuove opportunità di business per creare lavoro di qualità. Per questo può sicuramente diventare un settore chiave anche per l’Emilia-Romagna se associato alle eccellenze produttive e alle competenze di alto profilo che il territorio esprime. Un settore che la Regione sosterrà convintamente con risorse europee e del Pnrr, puntando in particolare su ricerca applicata, certificazione, prototipazione e brevettazione”.
Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine della seconda riunione del ‘Forum Strategico per la promozione della filiera dell’aerospazio’, costituito in Emilia-Romagna alla fine dello scorso anno, e coordinato dalla Regione, che si avvale della sua struttura in-house Art-ER.
Ai lavori sono intervenuti, tra gli altri, Silvia Ciccarelli dell’Agenzia Spaziale Italiana che ha fatto il punto su “La Space Diplomacy italiana nel contesto internazionale” e Antonio Bartoloni, della divisione industrie aerospazio difesa e sicurezza del Ministero dello Sviluppo economico, sulla necessità di una indipendenza tecnologica strategica e su una maggiore strutturazione del settore che ha registrato contraccolpi, anche su programmi di collaborazione internazionali in ambito aereospaziale, a causa del conflitto in Ucraina.
Il Forum strategico per la promozione della filiera dell’aerospazio
Il Forum promuove innovazione e sviluppo dell’ecosistema della filiera emiliano-romagnola dell’aerospazio.
Gli ambiti di applicazione di questo settore sono molto ampi e abbracciano tutte le 15 filiere strategiche definite dall’S3.
Si va dai programmi per l’acquisizione e l’utilizzo di dati satellitari in vari contesti (agricoltura, meteo, protezione dell’ambiente) alla sperimentazione di nuove tecnologie da impiegare nello spazio, fino alle ricadute tecnologiche che le innovazioni in quest’ambito possono produrre in altri settori, come ad esempio l’automotive, ma anche l’alimentare, la farmaceutica o lo studio del clima.
“Abbiamo bisogno di fare grandi alleanze nel settore dell’aerospazio, perché i soggetti che lo muovono sono fuori dal nostro Paese -ha aggiunto Colla-. Vogliamo fare sistema e diventare parte integrante di una rete coordinata a livello di Governo nazionale, a partire dalla missione a Houston”.
L’incontro
Durante l’incontro sono stati presentatati in particolare i primi risultati degli approfondimenti tematici (Forum verticali) su “Materiali e Tecnologie avanzate” e su “Commercial Spaceflight”, che hanno visto la partecipazione crescente di molte imprese del territorio. È stato, inoltre, annunciato che a breve saranno attivati sia un Forum su “Osservazione della terra”, coerente con i grandi investimenti fatti in Emilia-Romagna sul Tecnopolo di Bologna e big data, che uno sulla “Mobilità Aerea Avanzata”, partendo dal Polo tecnologico aeronautico-spaziale forlivese che, nel gennaio scorso, ha visto un’ampia intesa tra il Comune di Forlì, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, l’Università di Bologna e la Camera di Commercio della Romagna.
I prossimi appuntamenti prevedono: la partecipazione del Forum dell’aerospazio ad una sezione dedicata della fiera R2B 2022 a Bologna; un incontro a luglio per un confronto internazionale a partire dalla Rete Nereus (Network of European Regions Using Space Technologies), il network delle regioni europee nel campo dell'utilizzo delle tecnologie spaziali; un incontro a dicembre per confronto con le regioni italiane e il cluster nazionale.
Gianni Boselli
In allegato: sintesi sulla Space economy in Emilia-Romagna