Territorio. Al Comune di Montecopiolo (Rn), da poco diventato emiliano-romagnolo, saranno i tecnici regionali ad occuparsi delle autorizzazioni paesaggistiche. Lori: “E’ un impegno che ci prendiamo per questa fase di ingresso, ci sembra giusto essere al loro fianco concretamente”
Bologna – Un aiuto concreto al Comune di Montecopiolo per assicurare il regolare svolgimento dei procedimenti in materia urbanistico-edilizia.
Continua l’impegno della Regione per sostenere il borgo appenninico riminese passato dalle Marche all’Emilia-Romagna. Sarà infatti l’Ente di Viale Aldo Moro ad occuparsi in via temporanea del rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, uno snodo fondamentale di molti procedimenti edilizi.
“Siamo consapevoli delle difficoltà legate a questa fase transitoria, in attesa che si completi il processo di riordino territoriale, amministrativo e organizzativo del Comune – ha spiegato l’assessora regionale alla Programmazione territoriale Barbara Lori. – Abbiamo dunque ritenuto doveroso mettere a disposizione per il tempo necessario le competenze dei tecnici regionali, scongiurando il rischio che potesse interrompersi o comunque subire gravi rallentamenti un servizio così importante per la vita e il lavoro di tanti cittadini”.
Prima dell’ingresso in Emilia-Romagna, il Comune di Montecopiolo aveva delegato le funzioni in materia paesaggistica all’Unione Montana del Montefeltro; funzioni che potranno rientrare, nel caso il Comune vi intenda aderire, tra quelle esercitate dall’Unione dell’Alta Val Marecchia. Da qui la scelta della Regione di intervenire avocando temporaneamente a sé - attraverso il Servizio Pianificazione territoriale urbanistica, dei trasporti e del paesaggio - questa parte dei procedimenti edilizi.
Nel 2021 la Regione aveva già messo a disposizione del Comune di Montecopiolo e di quello di Sassofeltrio – l’altro comune marchigiano da poco entrato in Emilia-Romagna - due temporary manager, professionisti in grado di affiancare le amministrazioni comunali nei diversi adempimenti legati alla fase di passaggio.
Montecopiolo e Sassofeltrio, sono diventati emiliano-romagnoli lo scorso mese di maggio in seguito all’approvazione definitiva in Senato del relativo disegno di legge, a conclusione di un percorso avviato nel 2007 con un referendum nel quale l’80% dei votanti si era espressa a favore dell’uscita dalla Regione Marche. Con Montecopiolo e Sassofeltrio sono saliti a 9 i Comuni marchigiani diventati emiliano-romagnoli. Nel 2009 il trasferimento dei 7 Comuni dell’Alta Valmarecchia: Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello.
Paola Fedriga