Agroalimentare. In Europa per dire no al Nutriscore. L’Emilia-Romagna per la tutela dei prodotti e il rafforzamento delle regioni rurali. Mammi: “Sistema fuorviante per i cittadini, le nostre Dop e Igp sono più sicure e salutari e su un altro piano rispetto ai prodotti alimentari ultra-lavorati”
Bologna – “Bene il rinvio da parte delle Commissione europea dell’etichetta Nutriscore dopo la contrarietà dell’Italia. L’Emilia-Romagna continua la sua azione di sensibilizzazione verso le altre Regioni e le istituzioni comunitarie sui temi della sicurezza alimentare, della qualità e della tutela dei prodotti Dop e Igp”.
È la posizione dell’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, che a Bruxelles ha incontrato esponenti di Commissione e Parlamento europeo, tra cui l’europarlamentare Paolo De Castro relatore della proposta di regolamento sulle Dop e Igp.
Obiettivo, fare il punto su alcuni dossier e individuare azioni concrete di sostegno per le imprese agricole e agroalimentari regionali.
Con gli europarlamentari Herbert Dorfmann, Pietro Bartolo, Salvatore De Meo, Daniela Rondinelli sono stati trattati molti temi: tra i principali, la revisione del regolamento dei fitofarmaci che impone agli agricoltori italiani misure non sostenibili per la difesa delle produzioni e quindi la necessità di trovare nuove soluzioni sostenibili ed efficaci, l’aumento dei costi energetici e dei materiali, la necessità di sostenere le produzioni ortofrutticole, il rafforzamento delle regioni rurali come asset centrale delle politiche agricole europee, la tutela delle Dop e Igp.
Mammi per conto della Regione Emilia-Romagna si è confrontato anche l’europarlamentare portoghese Isabel Carvalhais, capogruppo S&D in Commissione Pesca (ComPECH), approfondendo in un confronto positivo il tema della deroga alla soglia minima di pesca delle vongole in Adriatico.
Centrale nella giornata a Bruxelles la questione del Nutriscore, il sistema a semaforo che induce a limitare i consumi dei prodotti indicati dal rosso o dall’arancio, mentre il verde favorisce l'acquisto. Un’etichettatura che risulta penalizzante proprio per i cibi della dieta mediterranea come l'olio extravergine d’oliva e il parmigiano reggiano.
“L’Emilia-Romagna è contraria all’applicazione del Nutriscore- ha spiegato Mammi-, un’etichetta fuorviante per i cittadini, che non tiene conto del livello di trasformazione di un prodotto e trascura il contenuto di additivi artificiali al punto che alcuni prodotti alimentari ultra-processati potrebbero risultare migliori dei prodotti tradizionali, quali le nostre Dop e Igp. Sosteniamo, come in altri Paesi, sistemi di etichettatura “informativi” e non “direttivi”, quali il Nutrinform Battery, che hanno lo scopo di informare i consumatori nel quadro di una dieta equilibrata e non di condizionarne le scelte classificando gli alimenti in buoni e cattivi per la salute”.
“C’è il tempo per proseguire il confronto e gli approfondimenti necessari - chiude Mammi- per adottare un sistema di etichettatura che informi correttamente il consumatore, e al contempo dobbiamo promuovere politiche di educazione alimentare per aumentare la consapevolezza dei consumatori nel contesto di una dieta diversificata ed equilibrata”.
Olga Cavina
In allegato, immagini degli incontri a Bruxelles