Piano Nazionale Borghi. È del Comune di Grizzana Morandi il progetto per il borgo da far rinascere: Campolo, nell’Appennino bolognese, candidato ai 20 milioni di euro del PNRR. Bonaccini-Felicori: “Occasione straordinaria per un intero territorio, che coinvolge anche la Rocchetta Mattei. Un’operazione inedita di recupero e rivitalizzazione di un’area interna ricca di storia e tradizione. Già al lavoro per il sostegno ad altri borghi”
Bologna - Un piccolo borgo a dodici chilometri da Grizzana Morandi, sull’Appennino bolognese. Una realtà a forte rischio di spopolamento e abbandono, seppur inquadrata in un contesto di grande interesse storico, paesaggistico e architettonico, tra il borgo medievale della Scola e il complesso monumentale liberty della Rocchetta Mattei. È Campolo, “cuore” del progetto pilota selezionato tra 31 proposte arrivate in Regione da tutta l’Emilia-Romagna, a cui verranno destinati 20 milioni di euro del Piano Nazionale Borghi previsto dal PNRR.
Seppur sostenuto con fondi nazionali, il progetto si inserisce nella strategia più generale della Regione a favore della montagna e delle aree interne, per la valorizzazione e la riqualificazione dell’Appennino emiliano-romagnolo. Inoltre, interessa un’area vasta della montagna bolognese, che può contare sulla capacità di programmazione della Città Metropolitana di Bologna, su collegamenti come il Servizio Ferroviario Metropolitano e infrastrutture di mobilità dolce come la Ciclovia del Sole, parte del progetto EuroVelo7, anche di forte valenza turistica.
“Si tratta di un’occasione straordinaria, che riguarda un intero territorio. Riteniamo che questa proposta- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori- risponda agli obiettivi richiesti dal Governo di rigenerazione e innovazione di un piccolo centro. Questo avverrà attraverso lo sviluppo di un’attenzione particolare agli aspetti gestionali, all’impatto sull’occupazione e ai benefici di cui potrà godere il più vasto ambito territoriale. Quelle del PNRR sono risorse davvero preziose- sottolineano- perché ci consentiranno di avviare un’operazione inedita, di recupero e rivitalizzazione di un’area interna, ricca di storia e di tradizione. Attraverso questa prima linea di finanziamento nazionale si poteva scegliere un solo progetto, ma confermiamo come per la Regione sia prioritario investire nella nostra montagna e nell’appennino emiliano-romagnolo, zone splendide sulle quali intendiamo continuare a puntare, a cominciare dal sostegno ai progetti arrivati su altri borghi, anche di pianura, sia con fondi regionali sia con fondi nazionali previsti da altre linee di finanziamento del PNRR”.
Si è dunque conclusa la selezione (avviata con manifestazione di interesse) che la Regione, con il Servizio Patrimonio culturale, ha organizzato per scegliere il progetto pilota per l’accesso alle risorse del Piano Nazionale Borghi (“Linea A”). Un progetto che dev’essere dedicato alla rigenerazione culturale, sociale ed economica di un borgo in ciascuna regione caratterizzato da un indice di spopolamento progressivo e rilevante, così come indicato dalle Linee di indirizzo del ministero della Cultura. Secondo quanto stabilito, spettava infatti a ognuna delle 21 Regioni individuare un progetto esemplare di rigenerazione.
Trentuno le proposte progettuali inviate dai Comuni dell’Emilia-Romagna, distribuite lungo tutto il territorio, esaminate da un apposito nucleo di valutazione che ha definito le dieci migliori candidature. La Giunta regionale, nella seduta di oggi, ha quindi ratificato la scelta della proposta del Comune di Grizzana Morandi (Bologna), “Da Campolo l’arte si fa Scola”.
Chiara Vergano
In allegato, le tappe dell’assegnazione e le motivazioni della scelta