Cultura. Dal 6 al 31 luglio torna nel riminese il Festival del Mondo Antico, rassegna culturale tra storia e attualità. Felicori: “Un’edizione dal tema affascinante, per comprendere quanto accaduto nel passato e che giunge ai giorni nostri con nuovi interrogativi”
Bologna - Anche quest’anno l’estate riminese si colorerà di parole, immagini, libri, suggestioni e stimoli grazie alla presenza di intellettuali, storici e pensatori italiani e internazionali. Dal 6 al 31 luglio si svolgerà “Antico/Presente. Festival del Mondo Antico”, rassegna culturale alla XXIV edizione.
Nella cornice della piazzetta Francesca da Rimini e nella storica sede del Lapidario del Museo della Città, gli incontri avranno come tema centrale quello del Consenso | Con-Senso, da intendersi nella sua plurima natura di concetto, di necessità, di strategia messa in atto da chi governa, dalle élite, dai media per acquisire il favore del popolo o, semplicemente, del pubblico.
Il dettaglio delle iniziative e il programma degli incontri è stato illustrato questa mattina in conferenza stampa a Bologna, in Regione, presenti Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini, Antonella Sambri, il Mulino Editrice, Giovanni Brizzi, già professore ordinario di Storia romana dell’Università di Bologna, Giovanni Sassu, direttore dei Musei Comunali di Rimini.
“Un tema affascinante, quello individuato dal Festival del Mondo Antico per questa edizione- ha detto l’assessore Felicori-. Un concetto, quello del consenso, che può essere declinato in chiave storica, per comprendere quanto accaduto appunto nel mondo antico, ma che giunge ai giorni nostri con nuovi e importanti interrogativi, nuovi meccanismi, anche tecnologici con nuove possibilità date dagli algoritmi. Temi che gli esperti di questo Festival saranno senza dubbio in grado di chiarire”.
“Il Festival del mondo antico appartiene al patrimonio genetico della cultura riminese- ha sottolineato il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad-. È un punto di incontro tra il passato e il presente, che nasce da una concezione della cultura come ‘patrimonio pubblico’, da condividere con l’intera comunità, così come pensato da Marcello Di Bella, ideatore del Festival scomparso pochi mesi fa. Oltre ad un programma di altissimo livello- ha aggiunto- il festival si propone sempre più come cassa di risonanza delle grandi eccellenze e dei tesori della storia del territorio, un’opera di intelligenza collettiva e diffusa”.
"Il tema di quest’anno è quanto di più trasversale possa esistere nella storia dell’uomo- ha spiegato il direttore dei Musei di Rimini, Giovanni Sassu-. La necessità di ottenere il consenso del popolo o del pubblico unisce in un sottile filo rosso ogni espressione del potere, sia essa verbale o figurativa".
Il Mulino rinnova la collaborazione con il Festival del mondo antico, iniziativa sempre più riconosciuta a livello nazionale- ha detto Antonella Sambri, responsabile ufficio comunicazione Società editrice 'Il Mulino'-. Partecipazione più che mai significativa in quest'anno cruciale per gli equilibri internazionali e nel quale ricorrono diversi anniversari, tra tutti i cento anni della marcia su Roma, in cui affrontare il tema del Consenso, facendolo con-senso, in un costante dialogo tra ciò che è già successo e ciò che ci aspetta. Tanti gli autori e gli amici dell'editrice che prenderanno parte al programma 2022, per fornire strumenti di comprensione del presente e una lettura attenta del passato".
In un rimando continuo tra passato e presente, la narrazione oscillerà tra le figure della storia: dall’imperatore Augusto, emblematico per la sua capacità di costruire un impero sulla propaganda, a Mussolini, da Carlo V a Napoleone; toccherà poi la religione e le esigenze rappresentative nel medioevo e nell’età moderna, fino a raggiungere la contemporaneità, con un’analisi dei metodi utilizzati nella politica di oggi, italiana ed europea. E non solo: verrà illustrato il consenso nello sport, attorno al Mediterraneo antico e moderno, nell’architettura medievale e contemporanea, fino al costume e allo spettacolo.
Sarà raccontato tutto questo con giornalisti del calibro di Filippo Ceccarelli e Paolo Pagliaro, Paolo Rumiz, Roberto Zichittella e Micol Flammini, studiosi di fama come Gino Bandelli e Giovanni Brizzi, Ivano Dionigi, Maria Giuseppina Muzzarelli, archeologi come Paolo Carafa, storici dell’arte come David Ekserdjian e Giovanni C.F. Villa, intellettuali e scrittori come Lorenzo Pavolini, Francesco Filippi, Elena Kostioukovitch.
Costellano questi appuntamenti numerosi percorsi guidati che dalla città porteranno ai musei e alla riscoperta di monumenti noti e meno noti, letti con l’ottica antico/presente, senza dimenticare l’intensa attività didattica del Piccolo Mondo Antico Festival.
Com’è tradizione, il Festival del Mondo Antico è anche una concreta attuazione del concetto di “paesaggio culturale”, particolarmente significativo in terra di Romagna: anche quest’anno presentazioni di libri, attività didattiche e per adulti saranno promosse dai Comuni di Cattolica (Museo della Regina), Riccione (Museo del Territorio “Luigi Ghirotti”), Santarcangelo (Musas) e Verucchio (Museo Archeologico).
La manifestazione è organizzata dal Comune di Rimini - Assessorato alla Cultura - Musei Comunali e culture extra-europee, con la Società editrice “Il Mulino”, e si avvale del patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e con la mediapartnership di Archeo.
Barbara Musiani
In allegato: il programma completo del Festival