Protezione civile. Consolidamento e recupero della briglia di San Lorenzo in Noceto (Forlì), sul fiume Rabbi: conclusi i lavori finanziati dalla Regione con 730mila euro

Installati pannelli con foto e didascalie e collocati grandi massi con funzione di sedili. Oggi l’inaugurazione con l’assessore Priolo: “Più sicurezza idraulica, ma anche restauro conservativo di un manufatto che appartiene alla storia e all’architettura del territorio”
24/06/2022 16:05

Bologna - Un pezzo di storia di Forlì che riemerge, in seguito alla conclusione dei lavori di consolidamento e recupero della briglia di San Lorenzo in Noceto (detta anche “Chiusa di Calanco”), sul fiume Rabbi. Lavori che si erano interrotti con il ritrovamento, durante le opere di scavo, di un antico tavolato in legno, a rivestimento dello scivolo della briglia stessa, e che aveva richiesto una variante al progetto.

Ora, con il completamento dell’intervento – finanziato dalla Regione con 730mila euro circa, e realizzato dal Servizio di Forlì-Cesena dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile – sono stati installati dei pannelli, a destra e sinistra dell’opera idraulica, con didascalie a contenuto storico e un’ampia documentazione fotografica dei lavori svolti. Sono stati collocati anche grandi massi, con funzione di sedili, e istituite aree interdette all’accesso con mezzi meccanici.

“Oggi festeggiamo la conclusione di una serie di interventi che hanno consentito di aumentare il livello di sicurezza idraulica della briglia- ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente e Protezione civile, Irene Priolo, presente all’inaugurazione-, ma non solo: hanno posto anche un’attenzione particolare attenzione al restauro conservativo di questo manufatto, che è parte della storia e dell’architettura del territorio di Forlì”.

I lavori e il recupero di un reperto storico

I lavori di recupero della storica briglia di San Lorenzo in Noceto erano stati interrotti e poi ripresi (a ottobre 2021) dopo l’approvazione di una variante di progetto legata al ritrovamento di reperti storici. Nel corso delle operazioni di scavo per il consolidamento del paramento di monte della briglia sul fiume Rabbi, a sud di Forlì, era emerso infatti un tavolato in legno di oltre 20 metri, a rivestimento dello scivolo della briglia, risalente a fine Ottocento, supportato da una struttura in travi, pali, pannelli e chiodature forgiate a mano. 

Dopo il ritrovamento, la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini aveva disposto un rilievo dell’opera, che ha portato alla redazione e approvazione, in tempi rapidissimi, di una variante al progetto iniziale per preservare e conservare la struttura storica. Una collaborazione che ha consentito di procedere velocemente con i lavori necessari per ripristinare le condizioni di sicurezza della briglia soggetta alle piene del fiume Rabbi.

La briglia

Denominata anche Chiusa di Calanco, la briglia di San Lorenzo in Noceto è stata dichiarata nel 2018 opera di interesse storico-artistico: risulta, infatti, parte integrante dell’antico canale di Ravaldino, un’infrastruttura idraulica di ampia portata capace di fronteggiare le alluvioni e, al tempo stesso, conservare l’acqua corrente a servizio della città di Forlì. Tutte le informazioni sui lavori in corso in Emilia-Romagna per la sicurezza del territorio si trovano sul sito https://www.regione.emilia-romagna.it/territoriosicuro

Chiara Vergano

In allegato, foto dell’inaugurazione: da sinistra, il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, l'assessore del Comune Giuseppe Petetta e l'assessore regionale Irene Priolo

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ultima modifica 2022-06-24T15:27:37+01:00
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