Lavoro. Vertenza Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, vertice a Roma. Colla-de Pascale: “Ora dai ministeri coinvolti ci aspettiamo proposte idonee che salvaguardino continuità industriale, occupazione e tenuta sociale dell’intero territorio. Adesso hanno tutti gli elementi per farlo”

Tavolo di confronto, chiesto dall’assessore Colla, al Ministero dello Sviluppo economico con la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Ravenna, Legacoop, Invitalia, i sindacati nazionali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil, i Ministeri dell’Economia e Finanze, del Lavoro e delle Infrastrutture
20/07/2022 15:34

Bologna – “Salvaguardare la continuità industriale, l’occupazione e la tenuta sociale di un intero territorio. Questi i punti fermi e, dopo l’incontro di oggi, riteniamo che i Ministeri competenti coinvolti - da quelli dello Sviluppo economico, Lavoro, Economia e Finanze fino a quello delle Infrastrutture – abbiano tutti gli elementi e le condizioni necessarie a proporre soluzioni idonee già a partire dal prossimo appuntamento per il quale c’è l’impegno a convocarlo entro la prima settimana di agosto”.

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, e il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, al termine del tavolo di crisi sulla situazione della Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, chiesto dalla Regione e svoltosi questa mattina, in videoconferenza, al Ministero dello Sviluppo economico.

“L’incontro – spiegano- è stato molto importante per far emergere tutte le informalità rispetto agli incontri avvenuti in questi mesi fra i ministeri e altre società e imprese partecipate. Ma soprattutto abbiamo trovato la condivisione di tutti sui criteri proposti dalla Regione: qualsiasi soluzione, diretta o indiretta, deve prevedere il vincolo della continuità industriale e della soluzione sociale sorretta da una adeguata soluzione finanziaria”.

La Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna (Cmc), costituita nel 1901, è la terza società di infrastrutture del Paese, con oltre 2.500 dipendenti diretti e circa 15mila nell’indotto fatto di migliaia di piccole e medie imprese, con cantieri aperti in tutta Italia e nel mondo.

“Riteniamo si debbano coinvolgere soggetti industriali già precedentemente interessati o nuovi. Il Paese non può permettersi di perdere un patrimonio di competenze ingegneristiche tecniche lavorative di tale portata con il rischio di chiudere decine di cantieri in tutta Italia. Sarebbe inaccettabile- aggiungono Colla e de Pascale- per la Regione e per il Comune di Ravenna, mentre ci siamo messi a disposizione in un momento così difficile per un’importante soluzione di messa in sicurezza energetica per il Paese, trovarsi proprio in quella città con un impatto sociale ed economico così grave e ingestibile. Senza dimenticare che siamo di fronte al più grande investimento pubblico con il PNRR e centinaia di cantieri che rischiano di non trovare il personale e le competenze per portarli avanti”.

Oltre all’assessore Colla e il sindaco De Pascale, alla riunione hanno Luca Annibaletti (Mise), Filippo Giansante (Ministero dell’Economia e Finanze), Ernesto Somma (Invitalia), il presidente Legacoop Emilia-Romagna, Giovanni Monti, il presidente e l’amministratore delegato di Cmc, Alfredo Fioretti e Romano Paoletti, Pier Luigi Ungania dell’advisory board, nonché le organizzazioni sindacali confederali e di categoria nazionali e territoriali.

Gianni Boselli

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ultima modifica 2022-07-20T15:36:44+02:00
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