Memoria. Ricordo eccidio nazi-fascista di Tavolicci a Verghereto (FC): l’inaugurazione del Sacrario e della Casa museo dopo i restauri, e di un piazzale costruito ex-novo. Il presidente Bonaccini: “Fare memoria sia un impegno continuo, ciò che sta avvenendo dimostra che non bisogna considerare la pace un valore scontato”

Il 22 luglio 1944, vennero trucidate 64 persone tra cui donne, anziane e 19 bambini sotto i dieci anni. Nella Casa Museo anche la mostra permanente di ‘Tintin’ Mantegazza su ciò che successe. Il sostegno della Regione ai lavori realizzati
17/07/2022 12:09

Bologna - Sono passati ormai 78 anni dalla strage nazi-fascista nella borgata di Tavolicci a Verghereto (FC). Era il 22 luglio del 1944 quando vennero trucidate dal IV Battaglione di volontari di polizia italo-tedesca 64 persone, tra cui donne, anziani e 19 bambini sotto i 10 anni.  

Il Sacrario delle vittime, la Casa Museo dell’eccidio e il nuovo Piazzale ‘22 luglio 1944’ sono stati inaugurati oggi nella piccola borgata di Tavolicci, presenti, insieme al sindaco di Verghereto, Enrico Salvi, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, e la presidente dell’Istituto storico di Forlì-Cesena, Ines Briganti.

Il varo degli spazi segue i lavori di restauro sia del Sacrario, realizzato negli anni ’60, che della Casa Museo, luogo dell’eccidio e da oggi sede permanente della mostra dell’artista ‘Tinin’ Mantegazza dal titolo: “Tavolicci è una storia terribile”. Il piazzale è stato invece costruito ex novo. I tre interventi sono stati tutti realizzati con un contributo della Regione Emilia-Romagna superiore ai 250mila euro.

“Insieme al Comune di Verghereto, che si fregia della Medaglia d’oro al valore civile, a nome dell’intera comunità regionale siamo qui per ricordare tutti coloro che persero la vita, persone e bambini innocenti trucidati in nome di un disegno folle, i loro familiari, un carico di inaudita sofferenza- afferma Bonaccini-. Ogni giorno nel fare Memoria dobbiamo dimostrare la stessa forza di chi in quei terribili anni si oppose in nome dei diritti e della libertà, della Resistenza partigiana che insieme all’azione degli Alleati portò alla sconfitta del nazifascismo. Sotto i nostri occhi, con una guerra ingiustificata scatenata nel cuore dell’Europa, ci è chiaro anche oggi come la pace non sia mai scontata, ma vada alimentata e difesa. Mi auguro quindi che il ricordo di ciò che è avvenuto possa essere un monito, per essere custodi di valori universali che non possono essere messi in discussione, compito nel quale coinvolgere soprattutto i giovani”.

Carmine Caputo

 

In allegato scheda sulla strage avvenuta e la ricerca storica, e scheda sul Sacrario, la Casa Museo e la mostra e immagini dell’inaugurazione

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ultima modifica 2022-07-17T12:09:49+02:00
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