Disabilità. Inaugurazione a Correggio (Re) di ‘Casa Claudia’, struttura residenziale per l’accoglienza di piccoli gruppi con grave disabilità

Moderna e funzionale, accoglierà fino a cinque ospiti non autosufficienti, seguiti 24 ore su 24 da un assistente specializzato. È stata realizzata grazie alla collaborazione tra Comune di Correggio e Fondazione Dopo di Noi, alla cui vicepresidente, Claudia Guidetti, è intitolata. La Regione ha sostenuto il progetto con 120mila euro di risorse del Fondo nazionale
14/05/2022 11:54

Bologna - Assicurare un futuro sereno ai propri cari con disabilità, quando non potranno più contare su un supporto in famiglia, in modo tale che possano avere comunque qualcuno che si occupi di loro.

E’ la speranza di chi assiste persone che, da anni o da sempre, non sono in grado di condurre una vita autonoma.

Nasce proprio con questo obiettivo, a Correggio in provincia di Reggio Emilia, ‘Casa Claudia’: la nuova struttura residenziale per l’accoglienza di piccoli gruppi di persone gravemente disabili intitolata a Claudia Guidetti, vicepresidente della Fondazione Dopo di noi della cittadina reggiana, scomparsa lo scorso anno.

Un edificio moderno e funzionale, costruito su un terreno di proprietà comunale che ha assegnato l’area in comodato d’uso gratuito per 33 anni alla Fondazione. Accoglierà in camere singole fino a cinque ospiti e un assistente specializzato a disposizione 24 ore su 24.

L’inaugurazione oggi pomeriggio con il presidente della Regione,  la sindaca di Correggio e il presidente della Fondazione Dopo di noi. Presenti alla cerimonia anche il presidente di Andria Cooperativa d’abitanti, la presidente nazionale di Legacoop Abitanti e la vicepresidente del Consiglio di indirizzo del Comitato nazionale Officina Dopo di noi.

Con questo progetto sale il numero delle strutture di residenzialità assistita a favore di persone disabili, realizzate con le risorse destinate all’Emilia-Romagna dal Fondo nazionale per il Dopo di noi: oltre 11,6 milioni considerando solo le annualità 2020-2021. Contributi grazie ai quali tante famiglie hanno potuto scegliere quale percorso intraprendere per assicurare ai propri cari una vita dignitosa in ambienti non lontani da quelli del contesto famigliare, in alternativa al ricovero. Un riuscito esempio di collaborazione tra pubblico e privato, nell’interesse della collettività e in particolare delle persone più fragili.

La struttura

Realizzata secondo le più avanzate soluzioni previste dalla domotica, la realizzazione di ‘Casa Claudia’ ha richiesto un investimento complessivo di oltre 560 mila euro, finanziati con risorse del Fondo nazionale dalla Fondazione Dopo di noi onlus di Correggio (171.500 euro), Fondazione Manodori di Reggio Emilia (35 mila euro), Comuni del reggiano, associazioni, privati, imprese, volontariato (circa 180 mila euro) e singoli soci benefattori. La Regione ha sostenuto il progetto con 120mila euro del Fondo nazionale.

Con la legge Dopo di noi del 2016, finanziata con uno specifico Fondo nazionale stabile, è divenuto possibile garantire assistenza, indipendenza e autonomia alle persone disabili rimaste prive di sostegno, perché orfani o con genitori ormai anziani, quindi anch’essi non più autosufficienti. Ogni anno la Regione Emilia-Romagna destina la quota di risorse del Fondo che le viene assegnata dallo Stato, al finanziamento di una serie di interventi di sostegno alle famiglie. Tra questi, la realizzazione di soluzioni abitative alternative al ricovero nelle strutture, come la propria casa di origine, o l’accoglienza in abitazioni, gruppi-appartamento e co-housing.

Tiziana Gardini

 

In allegato, foto dell’edificio “Casa Claudia”

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ultima modifica 2022-05-14T14:32:59+02:00
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