Formazione. Come costruire le competenze necessarie per la transizione “green”: la Regione sottoscrive un protocollo d’intesa con l’Agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro
Bologna – Favorire lo sviluppo delle competenze e l’occupabilità dei cittadini in tema di transizione ‘green’.
Con questo obiettivo la Regione Emilia-Romagna e Anpal, l’Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro, insieme alla propria società in house Anpal Servizi, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa.
La Regione è determinata a mettere in campo quanto necessario per raggiungere questo obiettivo, perché la transizione ecologica è un processo che coinvolge trasversalmente il sistema economico e sociale regionale con l’obiettivo di mantenere e migliorare il benessere e l’equità sociale, minimizzando contemporaneamente i rischi e gli impatti ambientali e incrementando la sostenibilità energetica e l’utilizzo delle risorse.
Si tratta di un obiettivo strategico, delineato nell’ambito del Green Deal europeo ed evidenziato all’interno del Patto per il Lavoro ed il Clima regionale.
La sfida è ora quella di far fronte ai nuovi fabbisogni professionali legati a questa evoluzione, promuovendo e strutturando un modello di programmazione politica e di interventi per creare, riqualificare e adeguare le competenze in modo da sviluppare le professionalità in senso green.
L’accordo è in attuazione di un Protocollo di intesa tra la Regione Emilia-Romagna ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, siglato il 7 giugno scorso dal ministro per il Lavoro e dal presidente della Regione e segue il protocollo sulle competenze Big Data che sta concludendo il proprio percorso.
Cosa prevede l’accordo
Il protocollo prevede varie fasi. Per prima cosa verrà condotta una analisi del settore green in Emilia-Romagna e dello stato dell’arte dell’offerta formativa regionale.
Si studieranno poi i profili necessari e il divario tra quelli esistenti e quelli necessari, per arrivare entro ottobre ad una condivisione dei fabbisogni attuali e futuri.
Una volta individuati i profili e le competenze professionali necessarie alla gestione della dimensione ambientale nei processi produttivi e verificata l’esistenza nel mercato del lavoro regionale delle stesse, si potrà procedere alla progettazione di percorsi personalizzati (flessibili e modulari) per il conseguimento e l’esercizio di competenze rilevanti per il tema green, a partire da diverse condizioni iniziali.
Tutto ciò si realizzerà entro quest’anno, in vista del dell’avvio della nuova programmazione europea a scala regionale 2021-2027 e del nuovo Piano triennale di attuazione del Piano energetico.
Barbara Musiani