La cerimonia. Strage di Monchio, Costrignano, Susano e Savoniero (Mo), l’assessore Calvano alla commemorazione del 78° anniversario: “Insieme per non dimenticare i nostri valori più grandi e per dare speranza ai giovani”
Bologna - Sono passati 78 anni da quel marzo del ’44, quando la furia nazista si accanì tra Monchio, Susano, Costrignano e Savoniero, sull’Appennino modenese, uccidendo 136 persone. Stamani la commemorazione, nella frazione di Costrignano: il ritrovo sul sagrato la chiesa, la messa, l’arrivo della fiaccola della Pace portata dagli alunni della scuola secondaria, la deposizione della corona in memoria delle vittime, l’intervento dei bambini della primaria, i saluti delle autorità.
“Porto il saluto della Regione Emilia-Romagna- ha detto l’assessore regionale Paolo Calvano, presente alla manifestazione- in un momento in cui la pace, a livello globale, è minacciata. Immagini tragiche tornano a interrogarci sul perché di devastazioni e morte che colpiscono soprattutto civili indifesi. Siamo qui dopo 78 anni e ancora una volta, purtroppo, tocchiamo con mano che pace e democrazia non sono né scontate, né eterne. Essere qui, tutti insieme- ha aggiunto l’assessore- vuol dire scegliere di non dimenticare quanto è accaduto, chi si è sacrificato ed è morto per un’Italia libera e democratica. È anche un modo per dare speranza ai nostri giovani, per spronarli affinché siano custodi attivi della pace, della giustizia, della democrazia”.
In chiusura della cerimonia, l’inno alla memoria "18 marzo" e la preghiera per la pace.
Chiara Vergano