Ucraina. Dalla Regione i primi 50mila euro per progetti di aiuto umanitario sul posto a profughi e sfollati in transito: presto finanziati anche con le donazioni della raccolta fondi regionale. La vicepresidente Schlein: “In prima linea nell’accoglienza e nel sostegno umanitario, le realtà regionali della cooperazione stanno rispondendo in tempi rapidissimi a questa drammatica emergenza”
Bologna – Sostenere la prima accoglienza dei profughi ucraini nelle comunità di accoglienza nei Paesi limitrofi. E ricostruire il benessere psicologico delle vittime del conflitto, in particolare delle fasce vulnerabili della popolazione come donne, bambini e persone con bisogni speciali.
È l’obiettivo del progetto “HelpUkraine – un aiuto agli Ucraini in fuga dalla guerra” della Fondazione Avsi di Cesena, che si è aggiudicato i 50mila euro messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna.
Il primo, cui in pochi giorni se ne aggiungeranno altri sette, che verranno sostenuti attraverso le donazioni arrivate grazie alla raccolta fondi avviata dalla Regione.
Nell’ultima seduta la Giunta regionale ha infatti approvato la graduatoria del bando, aperto dal 7 al 16 marzo, rivolto a Ong, Onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali ed enti locali per rispondere con estrema urgenza ai bisogni di profughi e sfollati ucraini in transito nelle città di Lviv (Leopoli) e Chernivtsi, diretti in Polonia e Romania o destinati a raggiungere i familiari nel resto dell’Unione Europea.
“Con questo bando- sottolinea la vicepresidente con delega alla Cooperazione internazionale, Elly Schlein- abbiamo cercato di dare una prima, veloce risposta all’emergenza umanitaria in Ucraina. È importante accogliere chi fugge dalla guerra e arriva nel nostro Paese, e la nostra regione è tra quelle più impegnate a farlo, ma è altrettanto importante aiutare, attraverso le realtà operative sul posto, le migliaia di sfollati e sfollate interni in transito. Serve tutto, dai beni di prima necessità al supporto medico E psicologico. Alla nostra chiamata il sistema regionale delle ong ha risposto prontamente e con competenza e professionalità. Finanziamo subito il primo progetto con risorse regionali già stanziate- aggiunge la vicepresidente- e a breve anche gli altri approvati in graduatoria grazie alla raccolta fondi della Regione, che con la straordinaria solidarietà dei cittadini e delle cittadine emiliano-romagnole e di tante aziende e associazioni ha già superato i due milioni di euro”.
Il progetto finanziato
Il progetto è co-proposto dall’organizzazione di volontariato di Ferrara Ibo Italia e può contare su altri partner come l’Associazione Italia-Ucraina di Bologna, l’Avsi Polska, la Caritas di Lublino (Polonia) e Dobri Liudi Bukovunu, organizzazione di volontariato della città ucraina di Kitsman; ha una durata di tre mesi e intende applicare un approccio multisettoriale flessibile nelle località di intervento.
A Cernivtsi, nell’Ucraina occidentale, e nella zona di confine Romania-Ucraina le famiglie con disabili, minori, sfollati, rifugiati e feriti a causa del conflitto saranno aiutate nella prima accoglienza con la raccolta e l’acquisto di prodotti alimentari, per l’igiene personale, per l’infanzia, detergenti e dispositivi sanitari, oltre a farmaci e materiali per il primo soccorso. Sono inoltre previste azioni di sostegno psicologico alle famiglie ucraine che vivono una condizione di elevato stress emotivo grazie a incontri settimanali con gruppi di circa 25 persone. Gli incontri potranno essere realizzati anche da remoto, attraverso piattaforme per videoconferenze.
Così a Lublino, in Polonia, e nella zona del confine Polonia-Ucraina è prevista la distribuzione di beni di prima necessità per gli ospiti dei centri di accoglienza, oltre che un’azione mirata di attività di supporto psicosociale per i bambini presenti nei centri, che ad oggi rappresentano la maggioranza dei profughi coinvolti. AVSI Polska raccoglierà e acquisterà cibo a lunga conservazione, articoli non alimentari e medicine e, durante le distribuzioni, potranno essere individuati alcuni bisogni specifici dei genitori e dei bambini anche rispetto al sostegno psicosociale. Infine, in tre hub di prima accoglienza a Lublino saranno organizzate attività ludiche e ricreative per i bambini tra i 4 e i 12 anni.
Gli altri 7 progetti sostenuti con la raccolta fondi della Regione
Gli altri sette progetti ammessi nella graduatoria verranno finanziati non appena approvato il progetto di legge regionale di iniziativa della Giunta sull’utilizzo delle risorse donate grazie alla raccolta fondi regionale (“Misure urgenti di solidarietà in favore della popolazione ucraina”). Anche in questo sono previsti tempi rapidi: il provvedimento è infatti atteso in Aula in Assemblea legislativa già il prossimo martedì 5 aprile.
Questi i progetti, in gran parte interventi direttamente in Ucraina e nei Paesi confinanti:
-Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, assistenza umanitaria ed evacuazione di sfollati interni e profughi ucraini;
- Fondazione “We World Onlus”, sostegno psicosociale di emergenza nei centri di accoglienza sfollati della regione di Leopoli in Ucraina;
- Fondazione La Locomotiva Onlus, azioni di cura e sostegno a favore delle persone e delle famiglie colpite dalla guerra in Ucraina;
- Provincia S. Antonio dei Frati minori, operazione pane per l’emergenza Ucraina;
- SOS Bambino international adoption APS, progetto ‘Vinny Emergenza Ucraina’;
- Fondazione ‘Aiutiamoli a vivere’, progetto ‘SOS Ucraina’;
- Comune di Forlì, sostegno umanitario alle popolazioni vulnerabili in fuga dall’Ucraina e vittime del conflitto in corso.
Mara Cinquepalmi