Agricoltura. Nuovi mercati contadini a km zero, al via la riqualificazione degli spazi tra arredo urbano e recupero architettonico. Mammi: “Promozione del territorio e valorizzazione delle produzioni locali con vendita diretta in aree pubbliche”
Bologna - Al via nuovi mercati contadini in aree riqualificate. È stata approvata la graduatoria per la concessione ai Comuni dei contributi stanziati dalla Regione per 464 mila euro dedicati alla promozione di mercati riservati alla vendita diretta.
Il bando prevede la concessione di contributi a totale copertura delle spese per il recupero e la valorizzazione di fabbricati pubblici dismessi, aree di pertinenza e spazi aperti pubblici da destinare alla creazione di mercati contadini riservati alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli. Verranno allestite complessivamente 107 piazzole dedicate agli agricoltori locali e assicurate 400 giornate di apertura dei mercati contadini.
“Sostegno alle condizioni socio-economiche degli imprenditori agricoli e valorizzazione delle produzioni agricole locali sono gli obiettivi principali di questo bando, oltre a un significativo recupero degli spazi urbani- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi-. È uno strumento per accrescere e consolidare la competitività delle piccole imprese agricole favorendo la commercializzazione dei tanti prodotti a km zero in aree riqualificate e dedicate, per promuovere la creazione di filiere corte in un ambito di mercato regionale”.
I Comuni destinatari dei finanziamenti
Di sette domande pervenute entro i termini del bando ne sono state ammesse e finanziate 6. I beneficiari sono i Comuni di Traversetolo, Berceto Polesine Zibello e Langhirano in provincia di Parma, Correggio in provincia di Reggio Emilia e Riolo Terme in provincia di Ravenna, che realizzeranno i progetti per un importo complessivo di 464mila euro pari all’86% degli importi richiesti.
L’aiuto, sotto forma di contributo in conto capitale pari al 100% della spesa ammessa, prevedeva un limite massimo di 200mila euro per il recupero di fabbricati pubblici di valore storico sottoposti a tutela e di 50mila euro per interventi o allestimenti nelle aree pubbliche.
I Comuni avranno tempo fino alla fine del 2023 per terminare gli interventi programmati.
Il finanziamento ha riguardato interventi su edifici di valore storico per il 57% degli importi concessi e per il 43% su aree esterne attrezzate.
Olga Cavina