Crisi aziendali. Cigs per cessazione di attività, la Regione chiede l’intervento del Governo. Colla: "Occorre estendere l’ammortizzatore: anche al 2023 il periodo di copertura così da accompagnare i lavoratori durante il completamento dei progetti di reindustrializzazione"
Bologna – “Occorre una proroga al 2023 dei trattamenti di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. Questo per rendere effettiva la copertura di 12 mesi, dalla data di sottoscrizione degli accordi, di tutte le situazioni di crisi per cessazione di attività. Questa è l’unica strada percorribile per garantire la tutela del reddito e al contempo consentire la ricollocazione di tutti i lavoratori coinvolti in attuazione di piani industriali già sottoscritti nel corso del 2022”.
È la richiesta dell’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, che oggi, a seguito della sollecitazione delle organizzazioni sindacali, ha scritto al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone affinché venga superata questa criticità estendendo anche nel 2023 tutta la copertura dell’ammortizzatore sociale, in quanto la normativa dispone l’autorizzazione e il finanziamento del trattamento solo fino al 31 dicembre di quest’anno.
Oggi in Emilia-Romagna risultano essere circa una quindicina le aziende che nel 2022 hanno sottoscritto accordi di Cigs per cessazione di attività della durata 12 mesi.
“Tra queste aziende, per esempio lo stabilimento situato a Gaggio Montano (Bo) della ex Saga Coffee Spa - spiega l’assessore Colla nella missiva al neoministro Calderone -, che per la sua collocazione in un piccolo comune dell’Appennino bolognese riveste un rilievo strategico per l’occupazione del territorio. L’intervento è stato autorizzato per il periodo dal 7 marzo 2022 al 31 dicembre 2022”.
“Sono 137 i lavoratori coinvolti da questa situazione di crisi, di cui 54 sono già stati assunti dalla nuova società, una Newco creata ad hoc che ha rilevato lo stabilimento per la reindustrializzazione del sito produttivo. Restano, pertanto, 83 lavoratori, che- conclude Colla- dovranno essere accompagnati anche attraverso la proroga della Cigs fino a marzo 2023, all’assunzione da parte della Newco”.
Gianni Boselli