Relazioni internazionali. Alleanza fra Emilia-Romagna e California su transizione ecologica, crescita sostenibile, lavoro. Il presidente Bonaccini incontra a San Francisco la vicegovernatrice Kounalakis: “Nuova opportunità per il nostro sistema regionale dell’innovazione, le nostre imprese e manifatture” – “Molti punti in comune, insieme per una piattaforma condivisa”
Bologna – Regione Emilia-Romagna e Stato della California, un’alleanza che si rafforza. Per la transizione ecologica, il lavoro e la crescita sostenibile, per condividere soluzioni avanzate nei settori della mobilità, della sanità, dell’agricoltura 4.0 e del contrasto al cambiamento climatico. Per una migliore gestione dei tempi delle città e per risposte efficaci all’aumento di povertà e distanze sociali.
Grazie a un Centro di ricerca che lavorerà insieme al Tecnopolo di Bologna e a Innov.It, l’hub italiano dell’innovazione e della cultura di San Francisco, realizzato dal ministero degli Affari esteri in collaborazione con ICE, l’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane.
Entra subito nel vivo la missione istituzionale della Regione in California, guidata dal presidente Stefano Bonaccini. E lo fa con una proposta nel segno dell’ambiente e dell’innovazione, saldando le vocazioni di due territori – la Data Valley emiliano romagnola e la Silicon Valley californiana –all’avanguardia su supercalcolo, intelligenza artificiale e Big data.
E’ quanto emerso nel corso dell’incontro a San Francisco, nella sede di Innov.it, tra il presidente Bonaccini e la vicegovernatrice dello Stato della California, Eleni Kounalakis. All’incontro ha partecipato anche il Console generale d’Italia a San Francisco, Sergio Strozzi.
Il progetto sul tavolo (‘Italy-California joint research centre on sustainable transition’) potrà essere gestito da un Comitato congiunto composto da esponenti e delegati dei governi dell’Emilia-Romagna e della California, insieme ad Art-ER, la società in house della Regione per la valorizzazione del territorio, e Icat, l’International Climate Action Team della California. Oltre a università, centri di ricerca, aziende, in collaborazione con il ministero degli Affari esteri.
“Oggi abbiamo aperto un nuovo, importante canale di collaborazione con lo Stato della California- afferma il presidente Bonaccini-. Un rapporto che vogliamo consolidare dopo l’impegno comune sul clima inaugurato nel 2015 con la sottoscrizione delll’Under2Mou, il protocollo internazionale per il controllo delle emissioni in atmosfera, e il sostegno alle start up innovative con l’ufficio regionale che per primi abbiamo aperto in Silicon Valley. Ringrazio per questo la vicegovernatrice Kounalakis e il Governo dello Stato della California”.
“Con questa proposta si aprono nuove possibilità di lavoro comune per uno sviluppo più sostenibile, equo ed inclusivo, che vede il nostro sistema regionale dell’innovazione e il nostro sistema produttivo insieme a uno dei territori a più alta concentrazione di nuove competenze e capacità di investimento al mondo. Da un lato un altro importante tassello per raggiungere gli obiettivi che abbiamo fissato nel Patto per il lavoro e il Clima, completa decarbonizzazione entro il 2050 e 100% di energie rinnovabili entro il 2035, dall’altro- chiude Bonaccini- una sponda importante per le nostre imprese, filiere e manifatture, fortemente improntate all’export e all’internazionalizzazione”.
“Questo incontro rappresenta un’importante occasione per rafforzare i rapporti già esistenti tra i nostri territori, grazie per la vostra visita e l’attenzione che ci dedicate- le parole della vicegovernatrice Kounalakis-. Credo fortemente nella cooperazione sovranazionale. E a giudicare dalle nostre politiche, abbiamo molto in comune sui cui lavorare come partner internazionali: tecnologia, innovazione, agricoltura, lotta ai cambiamenti climatici, supporto agli imprenditori italiani che vogliono investire in California. Oggi definiamo una piattaforma su cui lavorare insieme e siamo molto felici di poterlo fare”.
Dopo l’incontro con la vicegovernatrice, il presidente Bonaccini ha visitato i luoghi della comunità italiana a San Francisco e il San Francisco Italian Athletic Club, la principale associazione italo-americana della città, fondata nel 1905 come società di mutuo soccorso.
Export e internazionalizzazione, ponte con gli Stati Uniti
Gli Usa rappresentano il secondo Paese di destinazione dell’export emiliano-romagnolo dopo la Germania e prima della Francia e l’agroalimentare costituisce il terzo settore dopo la meccanica e la salute. Complessivamente, l’Emilia-Romagna importa beni dagli Stati uniti per oltre un miliardo di euro ed esporta per quasi 8 miliardi, con un saldo commerciale attivo di 7 miliardi. Inoltre, gli Usa sono una delle principali aree di provenienza degli investitori esteri in Emilia-Romagna: in regione si contano oltre 200 imprese che hanno azionisti di riferimento globale con sede negli Stati Uniti, con un fatturato aggregato di quasi 7 miliardi di euro e oltre 18mila dipendenti.
Più in generale, l’internazionalizzazione del sistema produttivo emiliano-romagnolo è dimostrata dal fatto che nel 2021 il rapporto export su Pil regionale ha raggiunto il 44,8%, valore ai vertici tra le regioni italiane (nel 2001 era al 28,3%).
La collaborazione tra Emilia-Romagna e California
Un territorio cuore dell’ecosistema mondiale delle start up e dell’innovazione come la Silicon Valley. Ma anche uno Stato da sempre in prima fila sui temi dell’ambiente. Sette anni dopo l’adesione della Regione all’Under2Mou, il Memorandum of Understanding per la lotta al cambiamento climatico lanciato dall’allora Governatore Jerry Brown, si rinnova il dialogo tra Emilia-Romagna e California.
Un dialogo che in questi anni ha visto coinvolto tutto il sistema Emilia-Romagna e che si è tradotto nella nascita dell’Innovation Hub gestito da Art-ER: un vero presidio per supportare e guidare le start up regionali nel processo di Internazionalizzazione e affermazione sui nuovi mercati.
Un programma progressivamente allargato alle piccole e medie imprese, alle università, agli incubatori e ai Cluster emiliano-romagnoli, ma anche agli imprenditori statunitensi interessati a investire in Emilia-Romagna. Quasi un centinaio le imprese innovative che in questi anni hanno beneficiato dell’azione regionale, 11 incubatori e in generale tutto l’ecosistema dell’innovazione emiliano-romagnolo.
La missione della Regione
La Food e la Data Valley emiliano-romagnole incontrano la Silicon Valley. E proprio l’agroalimentare – e la ricerca in agricoltura – insieme alle nuove opportunità legare allo sviluppo del digitale e dei Big data rappresentano i focus di questa nuova missione della Regione Emilia-Romagna negli Stai Uniti.
San Francisco, Cupertino, Mountain View, San Josè e Los Angeles le tappe della missione che si concluderà il 13 novembre.
Dopo la visita a New York e nell’East Coast del giugno scorso – con incontri a Boston, Washington, Philadelphia – un altro importante passo avanti per rafforzare le relazioni e le opportunità di investimento con gli Stati Uniti.
(Nelle foto allegate, l’incontro con la vicegovernatrice Kounalakis)
Paola Fedriga