Pari opportunità. Nella Giornata internazionale delle lingue dei segni, questa sera si illumina di blu la Torre della Regione
Bologna - Un fascio di luce blu illuminerà oggi a partire dalle 19 e fino alle 23 la Torre di viale Aldo Moro 52 a Bologna, per testimoniare il sostegno della Regione Emilia-Romagna alla comunità sorda internazionale che chiede il riconoscimento legale delle lingue dei segni nazionali.
Oggi, 23 settembre, si celebra infatti la Giornata internazionale delle lingue dei segni, in seguito all’adozione di una risoluzione delle Nazioni Unite del 2017 che promuove il riconoscimento legale delle lingue dei segni nazionali, che sono oltre 200 nel mondo, e la loro equiparazione alle lingue nazionali parlate e scritte. In Italia il riconoscimento c’è, ma non in tutti Paesi è così.
Un obiettivo importante, perché permette di proteggere l’identità linguistica e la diversità culturale, di avere un’esposizione precoce e costante alla lingua dei segni nazionale, di ricevere un’educazione di qualità e di favorire lo sviluppo e la realizzazione delle persone con deficit uditivi. Ufficializzare la lingua dei segni nazionale, dunque, è un primo fondamentale passo per iniziare a garantire loro la piena cittadinanza e appartenenza a una comunità nazionale.
Per l’edizione 2022 la Federazione internazionale delle persone sorde ha lanciato la sfida “Blue Light for Sign Languages“, chiedendo di aiutare a diffondere il messaggio attraverso la luce blu, il colore che, fin dalla sua fondazione, la Federazione ha scelto per rappresentare l’unità della comunità sorda nella richiesta di uguaglianza e pari opportunità per le persone affette da sordità in tutto il mondo.
La Regione Emilia-Romagna, al cui presidente è stata inviata una lettera di invito, ha deciso di aderire all’appello lanciato dall’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi, illuminando di blu la Torre della Giunta. Un gesto simbolico che unirà in tutto il mondo edifici di valore storico e istituzionale, tra cui il Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra.
Il riconoscimento delle lingue dei segni in Italia e in Emilia-Romagna
In Italia la lingua italiana dei segni (Lis) e la lingua dei segni italiana tattile (List) sono state riconosciute dal Decreto sostegni bis del maggio del 2021. In Emilia-Romagna la legge regionale 9 del 2019 ‘Disposizioni a favore dell’inclusione sociale delle persone sorde, sordo-cieche e con disabilità uditive’ ha messo le basi per migliorare la qualità della vita delle persone affette da deficit uditivo, a partire dall’accesso ai servizi pubblici. Il provvedimento, con la collaborazione del Tavolo regionale per le disabilità uditive istituito nel 2011, tra le altre misure di inclusione sociale ha previsto la diffusione e l’uso della Lis e della List, della sottotitolazione, dell’interpretariato e di altri mezzi tecnici e informatici per contrastare le barriere linguistiche e le cause di emarginazione.
Vincenzo Menichella