Relazioni internazionali. Ricevuto in Regione il Consiglio di Decanato dell’Associazione dei Consoli Onorari in Emilia-Romagna
Bologna – Una proficua collaborazione in ambito economico e istituzionale unito al supporto ai consoli per le loro attività di assistenza ai cittadini e alle imprese dei Paesi che rappresentano, oltre alla promozione di visite, missioni ed eventi culturali.
È quanto emerso dall’incontro - questa mattina a Bologna - del presidente della Regione con il Consiglio di Decanato dell’Associazione dei Consoli Onorari in Emilia-Romagna.
Il presidente ha ricevuto in viale Aldo Moro una delegazione composta Alvaro Ravaglioli (Decano del Consiglio di Decanato e Console onorario della Slovacchia), Giuseppe Landini (Segretario generale dell’associazione Corpo consolare), Franco Castellini (vice Decano e Console onorario della Bulgaria a Bologna), Elena Maria Longobardi (vice Decano e Console onorario dell’Austria a Bologna), Francesco Andina (tesoriere e Console onorario della Svizzera a Bologna).
L'Associazione è costituita da Consoli Generali, Consoli, Viceconsoli, Agenti Consolari, sia di carriera che onorari, con sede di missione nella Regione Emilia-Romagna, autorizzati ad esercitare le loro funzioni in Italia mediante exequatur con competenza territoriale sulla Emilia-Romagna o in parte di essa.
Nel corso dell’incontro l’Associazione ha ribadito la volontà di promuovere iniziative volte a migliorare i già eccellenti rapporti culturali e commerciali che l’Emilia-Romagna intrattiene con molte delle nazioni da loro rappresentate e, nel contempo, valutare lo stato dell’integrazione delle varie etnie presenti in Emilia-Romagna.
L’associazione
L’associazione Corpo Consolare dell’Emilia-Romagna, è senza intenti politici o lucrativi, e nasce con lo scopo di promuovere rapporti di migliore conoscenza fra i Consoli Onorari operanti in Emilia-Romagna diffondendo fra di essi informazioni di ogni genere utili all'assolvimento delle loro funzioni. Inoltre punta a promuovere e tutelare affinché la condizione giuridica dei Consoli sia, in ogni suo aspetto, conforme alle esigenze della missione cui sono preposti ed operare in modo che lo status dei Consoli realizzi in pieno le previsioni contenute nella normativa internazionale, con particolare riferimento alla convenzione di Vienna, del 24 Aprile 1963. Infine, promuove ed incrementa le relazioni fra i Consoli operanti in Emilia-Romagna con i Corpi Consolari esistenti in Italia per favorire tutte le iniziative sociali, culturali e umanitarie, atte ad incrementare un proficuo collegamento fra i Consoli e a valorizzarne la figura e l'opera in qualsiasi settore.
Gianni Boselli