Paesaggio. Un bene comune da proteggere e valorizzare: nasce l’Osservatorio locale di Argenta (Fe). E salgono a sette quelli attivi in Emilia-Romagna. L’assessora Lori: “Agorà pubbliche, portatrici di istanze della cittadinanza, per conoscere e valorizzare i territori e supportare le scelte pianificatorie”
Bologna - Spazi concreti di confronto per promuovere la conoscenza e la valorizzazione del paesaggio: un bene comune in continua evoluzione, frutto di molteplici fattori umani e ambientali.
Sono gli Osservatori locali per il paesaggio. Sei quelli attivi in Emilia-Romagna ai quali se ne aggiungerà un settimo entro la fine dell’anno: l’Osservatorio per il paesaggio di Argenta (Fe).
Il via libera alla nascita del nuovo organismo - che riunirà associazioni, enti, cittadini, con il coordinamento del Comune - è arrivato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessora alla Programmazione territoriale e paesaggistica, Barbara Lori.
Si rafforza in questo modo una rete che può già contare sugli Osservatori locali di Valsamoggia (Bo); Reno-Galliera (Bo); Savena-Idice (Bo); Unione Bassa Reggiana (Re); Appennino Reggiano (Re); Ronco-Bidente (Fc). E sul coordinamento dell’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio attivo dal 2018.
“Il paesaggio è un elemento fondamentale per definire l’identità di un luogo. I ‘paesaggi’ siano essi riconosciuti di eccezionale valore storico, artistico, ambientale, o quelli più nascosti ed inconsueti, rappresentano la storia delle comunità che li hanno ‘attraversati’ e trasformati. Ecco perché gli Osservatori locali rappresentano una straordinaria opportunità per 'restituire ai luoghi', attraverso la conoscenza, il significato identitario, per ripensarne il valore, la funzione ed un’idea di conservazione e/o trasformazione aderente ai bisogni e alle aspettative delle comunità, con l’obiettivo di migliorarne la qualità - sottolinea l’assessora Lori-. Da qui il nostro impegno per sostenere l’attività di questi organismi, con l’auspicio che possano diventare spazi di dialogo tra i cittadini, vere e proprie agorà pubbliche, portatrici di proposte che possono utilmente indirizzare l’attività degli Enti locali e della stessa Regione”.
Gli Osservatori locali per il paesaggio
Mappe di comunità per rileggere i punti di forza e le criticità di un territorio partendo dalle istanze dei cittadini: memoria, valori, esigenze legate alla propria vita quotidiana; mostre per testimoniare l’evoluzione nel tempo di un luogo; monitoraggi e analisi; attività di formazione e educazione.
Sono tante le iniziative che possono essere realizzate da un Osservatorio locale, ma tutte con un denominatore comune: il riconoscimento del paesaggio come fondamentale elemento di coesione sociale e riconoscimento reciproco della comunità.
E’ quello che è successo ad Argenta, al termine di un percorso finanziato da un bando per la partecipazione della Regione Emilia-Romagna e che permetterà al nuovo organismo di affiancare e integrare le sue attività, con quelle dell’Ecomuseo già attivo sul territorio.
L’Osservatorio regionale
Previsto dal Codice nazionale per i beni culturali e il paesaggio, e dalla legge regionale 24 del 2017 sulla “Tutela e l’uso del territorio”, in coerenza con la Convenzione Europea per il Paesaggio del 2000, l’Osservatorio regionale del paesaggio nasce nel 2018 con l’obiettivo di diffondere la cultura e la qualità del paesaggio, indirizzando le politiche regionali, grazie all’attività di un comitato scientifico che riunisce rappresentanti del Ministero della cultura, delle Soprintendenze e delle Università presenti sul territorio regionale, delle Province e Città Metropolitana. Tra i suoi compiti anche quello di promuovere la nascita degli Osservatori locali, quali avamposti sul territorio, per mettere in valore le caratteristiche dei paesaggi locali e dare voce alle proposte delle comunità.
Paola Fedriga