Territorio, rigenerazione e coesione sociale. Dal Museo nazionale del basket al nuovo Polo del patrimonio cinematografico affidato alla Cineteca: progetti di recupero di spazi pubblici per confermare Bologna “Città della conoscenza”. Presentata l’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss): nuovi investimenti per 4 milioni di euro. Bonaccini: “Aggregazione e crescita sociale anche attraverso cultura e sport”. Lepore: "Investimenti per un'offerta culturale di livello"
Bologna – Il Museo nazionale della pallacanestro, regalo di Basket City al Paese, e il Polo del patrimonio cinematografico, collegato alla Cineteca, nell’ambito del nuovo Polo tecnico-scientifico ‘Renato Zangheri’; il Giardino della Resilienza allo Scalo Malvasia, oggetto di rigenerazione urbana, e il Nuovo Laboratorio Aperto, per aumentare l’offerta culturale e civica con il coinvolgimento del terzo settore. Quattro progetti per rendere sempre di più Bologna la “Città della conoscenza”.
Per centrare obiettivi non più rinviabili: transizione ecologica e digitale. Ecco allora che un quartiere popolare rinasce come vero e proprio distretto culturale all’interno di un parco mentre i laboratori digitali avvicinano i cittadini all’utilizzo delle tecnologie e alla partecipazione democratica.
Iniziative previste nell’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss) del Comune di Bologna, presentata oggi nella Sala Savonuzzi di Palazzo d'Accursio dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal sindaco Matteo Lepore.
La strategia del Comune è chiara sin dal nome che le è stato dato: “Bologna Città della conoscenza e dell’inclusione”.
Quella del Comune di Bologna è una delle 14 Atuss dell’Emilia-Romagna già approvate, che coinvolgono i 9 Comuni capoluogo, Cesena (con Mercato Saraceno, Montiano e Sarsina), il Nuovo Circondario Imolese, e le Unioni Bassa Romagna, Romagna Faentina e Terre d’Argine.
Si tratta di strategie territoriali integrate finanziate dalla Regione, rivolte alle città e ai sistemi urbani intermedi nell’ambito della programmazione dei fondi europei 2021-2027.
Nascono per contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Patto per il Lavoro e per il Clima e della Strategia regionale Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Si caratterizzano per un approccio multisettoriale e multifondo (ricorrono, cioè, a diverse fonti di finanziamento). Altro aspetto rilevante è la programmazione condivisa con gli Enti locali e le comunità: la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti è ritenuta infatti la scelta più efficace per realizzare gli ambiziosi obiettivi di transizione ecologica e di trasformazione digitale.
“Bologna è una città che guarda all’avvenire facendo tesoro del suo passato- ha affermato il presidente Bonaccini-. Il museo del basket e l’archivio della Cineteca valorizzeranno la storia di questa comunità, ma al tempo stesso la proietteranno nel futuro, perché rappresenteranno nuovi luoghi della conoscenza e della socialità: crediamo infatti che sport e cultura siano strumenti di crescita sociale. Si tratta di progetti che non prevedono nuove costruzioni ma rigenerano il patrimonio esistente, ricucendo le periferie con il centro, investendo in formazione. La riqualificazione di un intero quartiere poi traduce in fatti l’idea che l’ambiente urbano possa essere strumento per l’innovazione e la coesione sociale”.
“Grazie a questi finanziamenti sarà possibile portare a termine progetti che vedranno la luce già nei prossimi mesi o il prossimo anno e contribuiranno a costruire un’offerta culturale di livello- ha spiegato il sindaco Lepore-. Verranno allestiti gli spazi dell’archivio della Cineteca, dedicato a Renato Zangheri, e anche le nuove sale multimediali al Museo del basket al PalaDozza, dove saranno realizzate diverse attività che vedremo presto. Entrambi sono luoghi che peraltro ricadono nella direttrice delle linee rossa e verde del tram, quindi saranno facilmente accessibili. In via dello Scalo/Malvasia stiamo per terminare un intervento importante di riqualificazione delle case “popolarissime” di edilizia Acer che inaugureremo nei prossimi mesi, e ridaremo vita anche agli spazi commerciali in quel quadrilatero che abbiamo recuperato dallo spaccio in seguito agli interventi delle forze dell’ordine e grazie a un grande lavoro sociale. E infine l’ultimo progetto è il completamento dei sottopassi di via Rizzoli e via Ugo Bassi, il 21 novembre inaugureremo il nuovo cinema Modernissimo e i fondi Atuss permettono a Bologna di avere oltre 3mila mq di spazi espositivi, accessibili da tutti, collegati a un cinema che sarà una perla internazionale”.
Carmine Caputo
In allegato:
- I progetti nel dettaglio
- le Atuss regionali e gli obiettivi dell’Atuss del Comune di Bologna
- foto della conferenza