Territorio. Schiuse le uova di tartaruga “Caretta caretta” a Milano Marittima. Lori: “Un grande risultato, grazie ai volontari e a quanti si sono impegnati per renderlo possibile”
Bologna - “Un grande risultato che ci riempie di orgoglio. E’ la prima volta che un esemplare di tartaruga “Caretta caretta” nidifica in Emilia-Romagna. E il fatto che questo sia avvenuto all’interno di un’area tutelata della Rete Natura 2000, ci sprona a rafforzare ulteriormente il nostro impegno per la protezione dell’ambiente. Un ringraziamento particolare ai volontari e a tutti coloro che in queste settimane si sono impegnati, rendendo possibile questo evento storico”
Così Barbara Lori, assessora regionale alla Programmazione territoriale e parchi commenta la schiusa delle uova di tartaruga marina “Caretta caretta” a Milano Marittima, nell’area della storica Colonia Varese di proprietà della Regione, oggi parte di un Sito di importanza comunitaria (Sic), all’interno del corridoio europeo di tutela ambientale Rete Natura 2000.
In Emilia-Romagna sono attivi tre centri per la protezione delle tartarughe marine: Turtles of the Adriatic Organization (TAO), onlus con sede a Lido di Spina, il Centro sperimentale per la tutela degli habitat (Cestha), che insieme hanno tenuto monitorato e protetto il nido, facilitando l’ingresso delle tartarughe nel mare, e la Fondazione Cetacea. I 3 centri curano e rilasciano in mare le tartarughe adulte rinvenute sulle spiagge ferite o consegnate dai pescatori.
Tre centri all’interno di una rete di realtà pubbliche e private, tra cui anche le associazioni dei pescatori, le Capitanerie di porto, i Carabinieri forestali, Arpae, le Aziende sanitarie locali, gli istituti zooprofilattici e il Parco regionale del Delta del Po.
“Un impegno collettivo che la Regione vuole sostenere e affiancare per la conservazione e la cura delle tartarughe marine”, chiude Lori.
Paola Fedriga