Sanità. Riforma emergenza urgenza, debutto positivo per il CAU di Piacenza. Nei primi sette giorni di attività 571 accessi, il 93,5% dei quali gestito direttamente nella struttura. Solo 3 persone indirizzate al Pronto soccorso. Donini: “Anche a Piacenza confermata la buona partenza dei CAU. Continuiamo a rafforzare, sui territori, la risposta ai bisogni di cura dei cittadini, lasciando ai PS la gestione delle emergenze”
Bologna - 571 accessi registrati, di cui 421 con codice verde, 145 bianco e 5 azzurro, il 93,5% dei quali gestito direttamente presso la struttura, e solo lo 0,5% (3 persone) indirizzato al Pronto soccorso. Per quattro persone (0,7%) si è reso necessario il ricovero in ospedale, mentre 30 (5,3%) hanno deciso di allontanarsi prima della visita del medico.
È il bilancio dei primi sette giorni di attività del CAU di Piacenza, il Centro di assistenza urgenza inaugurato lo scorso 4 dicembre all’interno del Polichirurgico, per gestire in tempi rapidi, e senza lunghe code, h24 e 7 giorni su 7, le urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale, alleggerendo così il carico dei Pronto soccorso.
“I dati di questa prima settimana- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-confermano anche a Piacenza la buona partenza del CAU, con nove casi su dieci gestiti direttamente all’interno della struttura e solo tre pazienti trasferiti in Pronto soccorso. Un nuovo servizio che continueremo a potenziare anche nel 2024 in maniera capillare sul territorio, con l’apertura di nuove strutture che andranno ad aggiungersi ai nove già attivi. Così che queste strutture divengano il riferimento per i cittadini che presentano problematiche urgenti ma non emergenziali, per ricevere in tempi rapidi risposta ai propri bisogni di cura e assistenza, lasciando ai Pronto soccorso la presa in carico dei casi più gravi”.
I dati del CAU di Piacenza dal 4 al 10 dicembre
Il Centro di assistenza urgenza piacentino, nel periodo di monitoraggio, ha accolto complessivamente 571 persone. Di queste, 13 (2,3%) hanno concluso in loco le cure necessarie; 521 (91,2%) sono state invitate a proseguire il percorso di cura con il proprio medico curante; 3 pazienti (lo 0,5%) sono stati trasferiti al Pronto soccorso per la presa in carico e 4 (0,7%) sono stati ricoverati in ospedale. Il restante 5,3% dei casi (30 persone) ha preferito allontanarsi prima della visita medica.
Maggiore afflusso si è verificato nelle ore diurne e pomeridiane, ovvero tra le 8 e le 14 (45%) e tra le 14 e le 20 (29%). Solo il 26% delle persone si è recato al CAU nelle ore notturne, tra le 20 e le 8 del mattino. 421 sono stati gli accessi in codice verde (73,7%), 145 in codice bianco (25,4%) e 5 in codice azzurro (0,9%).
Tra le cause principali di accesso, problemi di natura ortopedica (147 persone, pari al 25,7% dei casi); disturbi generali e problemi minori (108 casi, il 18,9%); gastro-intestinali (78 casi, il 13,7%) e dermatologici (60 casi, il 10,5%).
I CAU in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna sono 9, a oggi, i CAU già attivi: oltre a quello di Piacenza, tre sono nel bolognese - Budrio, Vergato e Navile (inaugurato lunedì 11 dicembre) - uno è a Castelfranco Emilia, nel modenese (anche questo inaugurato due giorni fa), e quattro sono nel ferrarese: Comacchio, Copparo, Portomaggiore e Ferrara.
Annalisa Dall’Oca