Sanità e volontariato. Firmato oggi a Bologna un protocollo di collaborazione fra Admo e Avis dell’Emilia-Romagna. Donini: “Una collaborazione sempre più stretta tra queste due associazioni è una buona notizia per tutti, permetterà di salvare molte altre vite”
Bologna - Lavorare insieme per dare un maggiore impulso alla diffusione della cultura della donazione sul territorio dell’Emilia-Romagna. È il principale obiettivo del protocollo di collaborazione firmato oggi tra l’Associazione donatori di midollo osseo dell’Emilia-Romagna (Admo) e l’Associazione volontari italiani sangue (Avis).
L’intesa è stata siglata oggi in Regione dalla presidente di Admo Emilia-Romagna, Rita Malavolta, e dal presidente di Avis Emilia-Romagna, Maurizio Pirazzoli, alla presenza dell’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini.
Al centro del documento una serie di iniziative di collaborazione tra le due associazioni che puntano a far crescere il numero dei potenziali donatori, rafforzare il coordinamento con i servizi sanitari, migliorare ulteriormente la programmazione delle donazioni sul territorio regionale e a formare i volontari e il personale sanitario.
“Poter contare su un’ampia rete di donatori di sangue, midollo osseo e cellule staminali è molto importante per il nostro sistema sanitario- ha commentato l’assessore Donini-. Ho voluto essere presente alla firma del protocollo per ringraziare personalmente i promotori di questo patto e, con loro, le migliaia di volontari che in Emilia-Romagna hanno un ruolo fondamentale nel proteggere la salute di tutti. Un’intesa sempre più stretta tra queste due associazioni, con cui il nostro sistema sanitario collabora da anni, è una buona notizia per tutti e permetterà di aumentare il numero di donazioni e quindi di salvare molte altre vite”.
"Avis e Admo sono due associazioni intimamente legate- ha affermato il presidente Pirazzoli - perché nascono con l'intento comune di mettere al centro la salute delle persone. Spesso, infatti, i donatori di sangue sono anche donatori di midollo e viceversa. Ci sosteniamo reciprocamente nelle attività di promozione della cultura del dono e le nostre sedi sono a disposizione di Admo per la tipizzazione dei candidati donatori. Questo protocollo sancisce qualcosa che nei fatti è già pratica quotidiana: noi facciamo in modo di comunicare che la salute non è un bene privato, ma una risorsa collettiva".
“Quando l’obiettivo associativo è chiaro- ha sottolineato la presidente Malavolta- la costruzione della rete diventa un percorso spontaneo: Admo e Avis lavorano ogni giorno sul territorio nella consapevolezza che il diritto alla salute è il centro della loro attività e che solo assieme possono raggiungere risultati importanti a favore di tutta la comunità. Ci riempie di gioia ed orgoglio vedere quotidianamente giovani che scelgono di diventare potenziali donatori di midollo osseo e donatori di sangue grazie alle campagne associative congiunte”.
Cosa prevede il protocollo
Le due associazioni condivideranno un insieme di azioni mirate alla sensibilizzazione della popolazione per favorire un nuovo slancio verso la donazione di midollo osseo, sangue e cellule staminali emopoietiche da sangue periferico e da cordone ombelicale. Saranno, inoltre, avviate attività di coordinamento e comunicazione tra i due sistemi associativi e i servizi sanitari, per una più efficace programmazione della donazione sul territorio regionale.
Tra gli altri obiettivi del patto la pianificazione di iniziative di comunicazione congiunte per la realizzazione di materiali divulgativi per diffondere una corretta informazione sulla donazione del midollo osseo, di cellule staminali emopoietiche e di sangue e la promozione dell’acquisizione di corretti stili di vita tra la cittadinanza e in particolare fra i giovani.
In accordo con il Registro regionale donatori di midollo osseo, il Centro riferimento trapianti e il Centro regionale sangue saranno organizzati corsi di formazione comuni rivolti ai dirigenti e ai volontari delle due associazioni e al personale sanitario coinvolto.
La collaborazione intende favorire anche la gestione comune dei donatori che permetterà, ad esempio, che nelle sedi Avis della regione si possano effettuare i prelievi necessari per la tipizzazione per la donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche.
Il protocollo ha una durata di quattro anni, sarà valido fino al 2026 e potrà essere rinnovato di comune accordo. Per la sua attuazione e il monitoraggio dei risultati è istituita una commissione composta dai rappresentanti di Admo Emilia-Romagna, Avis Emilia-Romagna, Centro riferimento trapianti, Registro regionale dei donatori di midollo osseo e Centro regionale sangue.
Vincenzo Menichella
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