Cooperazione internazionale. L’assessora Lori riceve Salek Baba Hassena, ministro della Salute del Governo Saharawi: “La Regione conferma la propria amicizia e solidarietà. L’aiuto al popolo Saharawi un impegno prioritario per tutta la comunità emiliano-romagnola”

In arrivo il bando per finanziare i progetti 2023. In questa legislatura stanziati circa 400mila euro a sostegno di 13 interventi per un costo complessivo di quasi 650 mila euro. Non solo aiuti umanitari, ma sostegno in campo sanitario ed educativo, con particolare attenzione a giovani, donne, persone con disabilità
03/05/2023 15:51

Bologna - Un popolo in esilio, che da oltre 40 anni è costretto a vivere in condizioni di estrema difficoltà nei campi profughi del deserto algerino dell’Hammada, in attesa di poter esercitare il proprio diritto all’autodeterminazione così come previsto dall’ONU. Difficoltà che la pandemia insieme alla ripresa del conflitto con il Marocco ha ulteriormente aggravato.

La Regione Emilia-Romagna conferma il proprio legame di amicizia e solidarietà con il popolo Saharawi. Lo ha ribadito l’assessora regionale alla Cooperazione internazionale Barbara Lori che ha ricevuto oggi a Bologna, Salek Baba Hassena, ministro della Salute.

“Siamo a fianco di tutta la comunità Saharawi, – ha sottolineato Lori - . Per questa Regione si tratta di un impegno prioritario, che in questi anni si è tradotto in numerosi interventi in campo sanitario, educativo, umanitario. Grazie anche a una rete di solidarietà che in Emilia-Romagna è particolarmente estesa e coinvolge numerose associazioni attive nelle varie province e tanti cittadini impegnati nell’accoglienza. Anche il prossimo bando regionale, in uscita a maggio, con il quale finanzieremo i progetti di cooperazione internazionale e aiuto umanitario per il 2023, avrà tra i principali destinatari i bambini, le donne, i giovani e tutto il popolo Sahrawi, a partire dai gruppi più vulnerabili”.

Tredici i progetti di cooperazione sostenuti solo in questa Legislatura per un valore complessivo di 634 mila euro, di cui 384 mila stanziati dalla Regione. Interventi di sostegno al sistema sanitario pubblico, con particolare attenzione a donne e bambini, al settore dell’educazione inclusiva, alla creazione di reddito, al sostegno allo sport non agonistico. Oltre ad aiuti umanitari. Progetti realizzati da Associazioni, Ong, Enti locali, Aziende sanitarie, Università,  Comitati, che hanno risposto a tre diversi bandi regionali nel 2020, nel 2021 e nel 2022.

A questi si aggiungono i progetti di accoglienza estiva dei bambini sahrawi e le cure gratuite che la Regione garantisce a questa popolazione, nei casi in cui siano necessari interventi di alta specializzazione che richiedono il trasferimento in Emilia-Romagna.

È del 1976 la proclamazione da parte del Fronte Polisario (Frente popular para la liberación de Saguía el Hamra y Río de Oro) della Repubblica Araba Saharawi Democratica. Da quel momento la popolazione Saharawi vive divisa, in parte nei campi di rifugiati in Algeria e in parte nel Sahara occidentale sotto l’occupazione del Marocco. Nel 1990 il Piano di pace approvato dal Consiglio di sicurezza dell'Onu  che prevede lo svolgimento di un referendum di autodeterminazione, che ancora non è stato realizzato.  

Paola Fedriga

 

In allegato: i progetti finanziati nel dettaglio e gli Enti capofila. Nelle foto: l'assessora Barbara Lori, il ministro Salek Baba Hassena, la rappresentante del Fronte Polisario in Italia Fatima Mahfud

 

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ultima modifica 2023-05-03T14:57:53+01:00
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