Alluvione Toscana. Tredici squadre della Protezione Civile dell’Emilia-Romagna in partenza per Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. Bonaccini-Priolo: “Contraccambiamo la grande generosità della Toscana con noi. Serve piano nazionale, in Emilia-Romagna il sistema, pur sotto stress in questi giorni, ha tenuto grazie ai lavori fatti da maggio e alla gestione delle casse espansione”
Bologna – Sono tredici le squadre della Protezione civile dell’Emilia-Romagna appena partiti per Campi Bisenzio, uno dei Comuni della provincia di Firenze colpiti dall’alluvione di questi giorni in Toscana. Sul posto le squadre dei volontari partite questa mattina da Bologna e in arrivo da Modena, Reggio Emilia, Parma e Ferrara saranno coordinate da tre funzionari dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e di Protezione civile e da un volontario coordinatore. Con loro, per la giornata di oggi, anche la direttrice dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Rita Nicolini.
L’Emilia-Romagna porterà in dotazione moduli di idropompe e motopompe, in grado di aspirare da 40 a 80 litri al secondo di acqua e di fango, e moduli per pulizie, oltre a bobcat per la rimozione dei detriti, generatori e radio portatili.
Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, impegnato a fronteggiare le criticità causate dall’eccezionale maltempo che ha colpito in particolare la Toscana, ha mobilitato le squadre di protezione civile da tutte le Regioni, proseguendo l’attività di coordinamento e supporto al territorio colpito.
“Il nostro sistema regionale si è immediatamente attivato, in stretto raccordo con il Dipartimento nazionale di Protezione civile, organizzando la raccolta dei materiali e la partenza dei mezzi, e desideriamo ringraziare tutti gli operatori e volontari sul campo” affermano il presidente e la vicepresidente della Regione, Stefano Bonaccini e Irene Priolo, che ha la delega alla Protezione civile. “La nostra vicinanza è ancora più sentita dopo l’emergenza vissuta a maggio scorso, supportati dalla fondamentale collaborazione delle altre Regioni, tra le quali la Toscana che è andata in supporto di Conselice- aggiungono Bonaccini e Priolo-. È questo il momento di contraccambiare, senza indugi. È sempre più evidente quanto serva un piano nazionale di prevenzione, per agire prima e non sempre dopo nell’emergenza. Va comunque sottolineato che l’evento importante di questi giorni, non paragonabile per cumulata di precipitazioni a quello dello scorso maggio, in qualche modo ci è anche servito, nei fatti, per collaudare le opere messe in campo da maggio in poi in Romagna e la tenuta di quelle realizzate in Emilia. Un esempio su tutti la gestione della Cassa di espansione del Parma che in dieci giorni è stata manovrata cinque volte”.
Emilia-Romagna, ancora allerta arancione nella pianura centro occidentale
Le piogge che hanno colpito particolarmente Toscana e Liguria anche nelle ore trascorse hanno creato disagio anche in Emilia-Romagna, in particolare sulla viabilità nelle aree di crinale.
Per tutta la giornata di oggi, lunedì 6 novembre, rimane l’allerta arancione nel settore di pianura centro occidentale, riferita alla propagazione delle piene dei fiumi Secchia e Panaro, con possibile occupazione delle aree golenali ed interessamento degli argini. Sono inoltre previsti venti di burrasca moderata (tra 62 km/h e 74 km/h) sugli Appennini centro-occidentali, in attenuazione nel corso della giornata.
Criticità idraulica gialla nel tratto vallivo del Reno e degli affluenti di destra e al tratto vallivo dell'Enza con occupazione dell'alveo di magra, riferita al transito della piena.
Nelle zone montane saranno ancora possibili localizzati fenomeni franosi sui versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti.
Barbara Musiani
In allegato alcune foto della partenza dei volontari di questa mattina